IL SANTO DEL GIORNO
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Re: IL SANTO DEL GIORNO
Sant' Elisabetta Anna Bayley Seton Vedova
Originaria di New York, figlia di un medico, Elisabetta Anna Bayley Seton, è nota per aver fondato le «Suore delle carità di san Giuseppe», Congregazione religiosa molto diffusa negli Stati Uniti. Nata il 28 agosto 1774, era di confessione episcopaliana ma dopo la morte del marito da cui aveva avuto 5 figli si convertì al cattolicesimo. Le Sister of charity come vengono chiamate negli Stati Uniti, rappresentarono la prima Congregazione femminile americana. Furono costituite il 1 giugno 1809 e la futura santa ne fu Superiora generale per quasi un decennio dedicandosi con grande impegno al servizio dei poveri e dei sofferenti. Parallelamente s'impegnò con grande dedizione alle scuole parrocchiali. L'Ordine crebbe rapidamente e il 17 gennaio 19812 ottenne l'autorizzazione a seguire, come regola, quello delle suore di san Vincenzo De' Paoli. Elisabetta Anna Bayley vedova Seton morì il 4 gennaio 1821 a 46 anni. Beatificata nel 1963 da Papa Giovanni XXIII, fu canonizzata il 14 settembre 1975 da Paolo VI. (Avvenire)
Etimologia: Elisabetta = Dio è il mio giuramento, dall'ebraico
Martirologio Romano: A Emmetsburg nel Maryland negli Stati Uniti d’America, santa Elisabetta Anna Seton: rimasta vedova, abbracciò la fede cattolica, dedicandosi con sollecitudine all’educazione delle fanciulle e al sostentamento dei ragazzi poveri, insieme con le Suore della Congregazione della Carità di San Giuseppe da lei fondata.
Originaria di New York, figlia di un medico, Elisabetta Anna Bayley Seton, è nota per aver fondato le «Suore delle carità di san Giuseppe», Congregazione religiosa molto diffusa negli Stati Uniti. Nata il 28 agosto 1774, era di confessione episcopaliana ma dopo la morte del marito da cui aveva avuto 5 figli si convertì al cattolicesimo. Le Sister of charity come vengono chiamate negli Stati Uniti, rappresentarono la prima Congregazione femminile americana. Furono costituite il 1 giugno 1809 e la futura santa ne fu Superiora generale per quasi un decennio dedicandosi con grande impegno al servizio dei poveri e dei sofferenti. Parallelamente s'impegnò con grande dedizione alle scuole parrocchiali. L'Ordine crebbe rapidamente e il 17 gennaio 19812 ottenne l'autorizzazione a seguire, come regola, quello delle suore di san Vincenzo De' Paoli. Elisabetta Anna Bayley vedova Seton morì il 4 gennaio 1821 a 46 anni. Beatificata nel 1963 da Papa Giovanni XXIII, fu canonizzata il 14 settembre 1975 da Paolo VI. (Avvenire)
Etimologia: Elisabetta = Dio è il mio giuramento, dall'ebraico
Martirologio Romano: A Emmetsburg nel Maryland negli Stati Uniti d’America, santa Elisabetta Anna Seton: rimasta vedova, abbracciò la fede cattolica, dedicandosi con sollecitudine all’educazione delle fanciulle e al sostentamento dei ragazzi poveri, insieme con le Suore della Congregazione della Carità di San Giuseppe da lei fondata.
lux- Numero di messaggi : 6054
Data d'iscrizione : 12.10.09
Re: IL SANTO DEL GIORNO
Sant' Edoardo III il Confessore Re d'Inghilterra
Oxford, Inghilterra, 1004/1005 - Londra, Inghilterra, 5 gennaio 1066
Normanno da parte di madre, nel primo periodo la sua vita, visse in esilio in Francia per sfuggire all'invasione danese. Incoronato re d'Inghilterra nel 1043, si trovò a far da mediatore, con grandi difficoltà ed insuccessi, fra i Normanni e i Sassoni. Per spirito di conciliazione, sposò Edith, la figlia colta e intelligente del suo principale avversario politico. Il matrimonio, nonostante inizialmente fosse stato dettato dalla ragion di Stato, fu caratterizzato da un profondo accordo. Mite e generoso, Edoardo lasciò una traccia indelebile nel popolo inglese che lo venerò non solo per alcuni saggi provvedimenti amministrativi ma, principalmente, per la sua bontà, per la carità verso coloro che avevano bisogno e per la santità della sua vita. A lui si deve la restaurazione del monastero di Westminster.
Patronato: Inghilterra
Etimologia: Edoardo = che si cura della proprietà, dal tedesco
Emblema: Corona, Anello
Martirologio Romano: A Londra in Inghilterra, sant’Edoardo, detto il Confessore: re degli Angli, amatissimo dal suo popolo per la sua grande carità, assicurò la pace al suo regno e promosse con tenacia la comunione con la sede di Roma.
Oxford, Inghilterra, 1004/1005 - Londra, Inghilterra, 5 gennaio 1066
Normanno da parte di madre, nel primo periodo la sua vita, visse in esilio in Francia per sfuggire all'invasione danese. Incoronato re d'Inghilterra nel 1043, si trovò a far da mediatore, con grandi difficoltà ed insuccessi, fra i Normanni e i Sassoni. Per spirito di conciliazione, sposò Edith, la figlia colta e intelligente del suo principale avversario politico. Il matrimonio, nonostante inizialmente fosse stato dettato dalla ragion di Stato, fu caratterizzato da un profondo accordo. Mite e generoso, Edoardo lasciò una traccia indelebile nel popolo inglese che lo venerò non solo per alcuni saggi provvedimenti amministrativi ma, principalmente, per la sua bontà, per la carità verso coloro che avevano bisogno e per la santità della sua vita. A lui si deve la restaurazione del monastero di Westminster.
Patronato: Inghilterra
Etimologia: Edoardo = che si cura della proprietà, dal tedesco
Emblema: Corona, Anello
Martirologio Romano: A Londra in Inghilterra, sant’Edoardo, detto il Confessore: re degli Angli, amatissimo dal suo popolo per la sua grande carità, assicurò la pace al suo regno e promosse con tenacia la comunione con la sede di Roma.
lux- Numero di messaggi : 6054
Data d'iscrizione : 12.10.09
Re: IL SANTO DEL GIORNO
San Raimondo de Penafort Sacerdote
Peñafort (Catalogna), 1175 - Barcellona, 6 gennaio 1275
Figlio di signori catalani, nasce a Peñafort nel 1175. Comincia gli studi a Barcellona e li termina a Bologna. Qui conosce il genovese Sinibaldo Fieschi, poi papa Innocenzo IV. Di ritorno a Barcellona, Raimondo è nominato canonico della cattedrale. Ma nel 1222 si apre in città un convento dell'Ordine dei Predicatori, fondato pochi anni prima da san Domenico. E lui lascia il canonicato per farsi domenicano. Nel 1223 aiuta il futuro santo Pietro Nolasco a fondare l'Ordine dei Mercedari per il riscatto degli schiavi. Qualche anno dopo a Roma Gregorio IX gli affida il compito di raccogliere e ordinare tutte le decretali (gli atti emanati dai pontefici in materia dogmatica e disciplinare, rispondendo a quesiti o intervenendo su situazioni specifiche). Raimondo riesce a dare un ordine e una completezza mai raggiunti prima. Nel 1234, il Papa gli offre l'arcivescovado di Tarragona. Ma lui rifiuta. Nel 1238 i suoi confratelli lo vogliono generale dell'Ordine. Ma l'attività intensa che lo vede in tutta Europa lo sfianca. A 70 anni torna infine a una vita di preghiera, studio, formazione dei nuovi predicatori nell'Ordine. Frate Raimondo muore a Barcellona nel 1275. (Avvenire)
Etimologia: Raimondo = intelligenza protettrice, dal tedesco
Martirologio Romano: San Raimondo di Penyafort, sacerdote dell’Ordine dei Predicatori: insigne conoscitore del diritto canonico, scrisse rettamente e fruttuosamente sul sacramento della penitenza e, eletto maestro generale, preparò una nuova redazione delle Costituzioni dell’Ordine; in avanzata vecchiaia a Barcellona in Spagna si addormentò piamente nel Signore.
(6 gennaio: A Barcellona nella Catalogna in Spagna, san Raimondo di Penyafort, la cui memoria si celebra domani).
As
Peñafort (Catalogna), 1175 - Barcellona, 6 gennaio 1275
Figlio di signori catalani, nasce a Peñafort nel 1175. Comincia gli studi a Barcellona e li termina a Bologna. Qui conosce il genovese Sinibaldo Fieschi, poi papa Innocenzo IV. Di ritorno a Barcellona, Raimondo è nominato canonico della cattedrale. Ma nel 1222 si apre in città un convento dell'Ordine dei Predicatori, fondato pochi anni prima da san Domenico. E lui lascia il canonicato per farsi domenicano. Nel 1223 aiuta il futuro santo Pietro Nolasco a fondare l'Ordine dei Mercedari per il riscatto degli schiavi. Qualche anno dopo a Roma Gregorio IX gli affida il compito di raccogliere e ordinare tutte le decretali (gli atti emanati dai pontefici in materia dogmatica e disciplinare, rispondendo a quesiti o intervenendo su situazioni specifiche). Raimondo riesce a dare un ordine e una completezza mai raggiunti prima. Nel 1234, il Papa gli offre l'arcivescovado di Tarragona. Ma lui rifiuta. Nel 1238 i suoi confratelli lo vogliono generale dell'Ordine. Ma l'attività intensa che lo vede in tutta Europa lo sfianca. A 70 anni torna infine a una vita di preghiera, studio, formazione dei nuovi predicatori nell'Ordine. Frate Raimondo muore a Barcellona nel 1275. (Avvenire)
Etimologia: Raimondo = intelligenza protettrice, dal tedesco
Martirologio Romano: San Raimondo di Penyafort, sacerdote dell’Ordine dei Predicatori: insigne conoscitore del diritto canonico, scrisse rettamente e fruttuosamente sul sacramento della penitenza e, eletto maestro generale, preparò una nuova redazione delle Costituzioni dell’Ordine; in avanzata vecchiaia a Barcellona in Spagna si addormentò piamente nel Signore.
(6 gennaio: A Barcellona nella Catalogna in Spagna, san Raimondo di Penyafort, la cui memoria si celebra domani).
As
lux- Numero di messaggi : 6054
Data d'iscrizione : 12.10.09
Re: IL SANTO DEL GIORNO
Veramente Brava Lux per come stai curando questa bellissima sezione dedicata al Santo del giorno
Re: IL SANTO DEL GIORNO
Grazie Zagor, complimenti pure a te per il tuo blog.
lux- Numero di messaggi : 6054
Data d'iscrizione : 12.10.09
Re: IL SANTO DEL GIORNO
San Massimo di Pavia Vescovo
Pavia, † 514
Etimologia: Massimo = grandissimo, dal latino
Emblema: Bastone pastorale
Martirologio Romano: A Pavia, san Massimo, vescovo.
S. Massimo nella serie dei vescovi di Pavia, esercitò il suo episcopato dopo il vescovo Epifanio e prima del vescovo Ennadio, quest’ultimo ne fece anche un elogio generico nel suo “Dictio in dedicatione missa Maximo episcopo”, pervenuto fino a noi.
In base a queste notizie si può collocare il suo episcopato tra la fine del V e l’inizio del VI secolo, il ‘Martyrologium Romanum’ riporta come anno della sua morte il 514.
Vi sono ancora alcuni documenti storici che parlano di lui, uno del XIII secolo che indica il 9 gennaio come giorno della sua memoria e un altro del secolo XIV che lo colloca tra i vescovi di Pavia canonizzati e dice che era sepolto nella chiesa di S. Giovanni in Borgo.
Per un errore di trascrizione nella lista episcopale dell’antica città di Pavia, risultano due Massimo, ma in realtà è uno solo, ricordato due volte.
Attualmente egli è ricordato nella diocesi l’8 gennaio.
Il nome Massimo viene dal latino ‘Maximus’ ricavato dal superlativo di ‘magnus’ (grande) con il significato quindi di “il maggiore”.
Nome molto diffuso, i santi e le sante che portarono questo nome sono ben 40. Il più celebre è s. Massimo vescovo di Torino nel V secolo (25 giugno). La diffusione laica è avvenuta per il prestigio di Quinto Fabio Massimo ( detto “Il Temporeggiatore”) console nel II secolo a.C. durante la guerra contro Annibale.
Pavia, † 514
Etimologia: Massimo = grandissimo, dal latino
Emblema: Bastone pastorale
Martirologio Romano: A Pavia, san Massimo, vescovo.
S. Massimo nella serie dei vescovi di Pavia, esercitò il suo episcopato dopo il vescovo Epifanio e prima del vescovo Ennadio, quest’ultimo ne fece anche un elogio generico nel suo “Dictio in dedicatione missa Maximo episcopo”, pervenuto fino a noi.
In base a queste notizie si può collocare il suo episcopato tra la fine del V e l’inizio del VI secolo, il ‘Martyrologium Romanum’ riporta come anno della sua morte il 514.
Vi sono ancora alcuni documenti storici che parlano di lui, uno del XIII secolo che indica il 9 gennaio come giorno della sua memoria e un altro del secolo XIV che lo colloca tra i vescovi di Pavia canonizzati e dice che era sepolto nella chiesa di S. Giovanni in Borgo.
Per un errore di trascrizione nella lista episcopale dell’antica città di Pavia, risultano due Massimo, ma in realtà è uno solo, ricordato due volte.
Attualmente egli è ricordato nella diocesi l’8 gennaio.
Il nome Massimo viene dal latino ‘Maximus’ ricavato dal superlativo di ‘magnus’ (grande) con il significato quindi di “il maggiore”.
Nome molto diffuso, i santi e le sante che portarono questo nome sono ben 40. Il più celebre è s. Massimo vescovo di Torino nel V secolo (25 giugno). La diffusione laica è avvenuta per il prestigio di Quinto Fabio Massimo ( detto “Il Temporeggiatore”) console nel II secolo a.C. durante la guerra contro Annibale.
lux- Numero di messaggi : 6054
Data d'iscrizione : 12.10.09
Re: IL SANTO DEL GIORNO
Complimenti Lux per la bella idea del santo del giorno.
DomenicoPassante- Numero di messaggi : 1627
Data d'iscrizione : 02.01.09
Età : 75
Località : Roma
Re: IL SANTO DEL GIORNO
Grazie Domenico, penso anch'io che sia stata una buona idea mettere questo post............visto i risultati poi. Ciao
lux- Numero di messaggi : 6054
Data d'iscrizione : 12.10.09
Re: IL SANTO DEL GIORNO
Sant' Adriano di Canterbury Abate
+ Canterbury, Inghilterra, 9 gennaio 710 circa
Africano di nascita, Adriano era abate di Nerida, nel Napoletano, quando il papa san Vitaliano lo chiamò ad occupare la sede arcivescovile di Canterbury, ma questi rifiutò e consigliò di sostituirlo piuttosto con Teodoro di Tarso, che si rivelò poi infatti uno dei più grandi arcivescovi della sede primaziale inglese. Il Pontefice accettò, a patto che Adriano accettasse di accompagnarlo quale consigliere ed assistente. Teodoro lo nominò allora abate dell'antico monastero dei Santi Pietro e Paolo, poi reintitolato a Sant'Agostino. Sotto la guida di Adriano e l'influenza di Teodosio esso divenne uno dei più importanti centri di formazione per molti futuri vescovi ed esercitò una notevole influenza sulla cristianità del tempo. L'abate Adriano fu insegnante per ben quarant'anni. Morì presso Canterbury il 9 gennaio di un anno imprecisato, forse il 710, venendo sepolto nel monastero. Quando nel 1091 i lavori di ristrutturazione resero necessaria la rimozione di numerose tombe, il suo corpo fu rinvenuto incorrotto e profumato. (Avv.)
Etimologia: Adriano = nativo di Adria (Rovigo), dal latino
Martirologio Romano: A Canterbury in Inghilterra, sant’Adriano, abate: nato in Africa, da Napoli raggiunse l’Inghilterra e con la sua ricca preparazione tanto nelle lettere sacre come in quelle profane istruì una moltitudine di discepoli nella scienza della salvezza.
+ Canterbury, Inghilterra, 9 gennaio 710 circa
Africano di nascita, Adriano era abate di Nerida, nel Napoletano, quando il papa san Vitaliano lo chiamò ad occupare la sede arcivescovile di Canterbury, ma questi rifiutò e consigliò di sostituirlo piuttosto con Teodoro di Tarso, che si rivelò poi infatti uno dei più grandi arcivescovi della sede primaziale inglese. Il Pontefice accettò, a patto che Adriano accettasse di accompagnarlo quale consigliere ed assistente. Teodoro lo nominò allora abate dell'antico monastero dei Santi Pietro e Paolo, poi reintitolato a Sant'Agostino. Sotto la guida di Adriano e l'influenza di Teodosio esso divenne uno dei più importanti centri di formazione per molti futuri vescovi ed esercitò una notevole influenza sulla cristianità del tempo. L'abate Adriano fu insegnante per ben quarant'anni. Morì presso Canterbury il 9 gennaio di un anno imprecisato, forse il 710, venendo sepolto nel monastero. Quando nel 1091 i lavori di ristrutturazione resero necessaria la rimozione di numerose tombe, il suo corpo fu rinvenuto incorrotto e profumato. (Avv.)
Etimologia: Adriano = nativo di Adria (Rovigo), dal latino
Martirologio Romano: A Canterbury in Inghilterra, sant’Adriano, abate: nato in Africa, da Napoli raggiunse l’Inghilterra e con la sua ricca preparazione tanto nelle lettere sacre come in quelle profane istruì una moltitudine di discepoli nella scienza della salvezza.
lux- Numero di messaggi : 6054
Data d'iscrizione : 12.10.09
Re: IL SANTO DEL GIORNO
Battesimo di Gesù
10 gennaio
Martirologio Romano: Festa del Battesimo di nostro Signore Gesù Cristo, in cui egli mirabilmente è dichiarato Figlio di Dio, l’amato, le acque sono santificate, l’uomo è purificato e tutto il creato esulta.
10 gennaio
Martirologio Romano: Festa del Battesimo di nostro Signore Gesù Cristo, in cui egli mirabilmente è dichiarato Figlio di Dio, l’amato, le acque sono santificate, l’uomo è purificato e tutto il creato esulta.
lux- Numero di messaggi : 6054
Data d'iscrizione : 12.10.09
Re: IL SANTO DEL GIORNO
San Tommaso Placidi da Cori Sacerdote
Cori (Latina), 4 giugno 1655 - 11 gennaio 1729
Nacque a Cori (Lt) il 4 giugno 1655 e venne battezzato con il nome di Francesco Antonio Placidi. A 14 anni restò orfano, facendosi così carico dell'intera famiglia. A 22 anni entrò nell'ordine dei Frati minori francescani, nel convento della Santissima Trinità in Orvieto, assumendo il nome di frà Tommaso. Per 5 anni fu allievo del celebre Lorenzo Cozza e nel 1683 a Velletri fu consacrato sacerdote diventando anche predicatore. Esercitò l'apostolato nella diocesi di Subiaco e in quelle confinanti con tale successo da essere indicato fin da subito come «l'apostolo del Sublacense». Le sue predicazioni furono raccolte in un volume manoscritto. Nel suo apostolato si distinse per la pratica esemplare delle virtù cristiane. Più volte durante la Messa ebbe diversse apparizioni. Compì anche alcuni miracoli. Ma il suo nome è legato soprattutto alla grande opera dei «Ritiri» dell'Ordine francescano. Seguendo l'esempio del beato Bonaventura da Barcellona, fondò i «ritiri» di San Francesco a Civitella (ora Bellegra) e a Palombara Sabina. Tommaso morì a 74 anni, nel 1729. (Avvenire)
Etimologia: Tommaso = gemello, dall'ebraico
Martirologio Romano: A Bellegra nel Lazio, san Tommaso (Francesco Antonio) Placidi da Cori, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori, insigne per l’austerità di vita e per la predicazione e illustre fondatore di eremi.
Cori (Latina), 4 giugno 1655 - 11 gennaio 1729
Nacque a Cori (Lt) il 4 giugno 1655 e venne battezzato con il nome di Francesco Antonio Placidi. A 14 anni restò orfano, facendosi così carico dell'intera famiglia. A 22 anni entrò nell'ordine dei Frati minori francescani, nel convento della Santissima Trinità in Orvieto, assumendo il nome di frà Tommaso. Per 5 anni fu allievo del celebre Lorenzo Cozza e nel 1683 a Velletri fu consacrato sacerdote diventando anche predicatore. Esercitò l'apostolato nella diocesi di Subiaco e in quelle confinanti con tale successo da essere indicato fin da subito come «l'apostolo del Sublacense». Le sue predicazioni furono raccolte in un volume manoscritto. Nel suo apostolato si distinse per la pratica esemplare delle virtù cristiane. Più volte durante la Messa ebbe diversse apparizioni. Compì anche alcuni miracoli. Ma il suo nome è legato soprattutto alla grande opera dei «Ritiri» dell'Ordine francescano. Seguendo l'esempio del beato Bonaventura da Barcellona, fondò i «ritiri» di San Francesco a Civitella (ora Bellegra) e a Palombara Sabina. Tommaso morì a 74 anni, nel 1729. (Avvenire)
Etimologia: Tommaso = gemello, dall'ebraico
Martirologio Romano: A Bellegra nel Lazio, san Tommaso (Francesco Antonio) Placidi da Cori, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori, insigne per l’austerità di vita e per la predicazione e illustre fondatore di eremi.
lux- Numero di messaggi : 6054
Data d'iscrizione : 12.10.09
Re: IL SANTO DEL GIORNO
brava lux ammiro la tua costanza
Tonino- Numero di messaggi : 9586
Data d'iscrizione : 26.04.09
Re: IL SANTO DEL GIORNO
Si, anch'io devo ammettere che Lux e' molto brava !
_________________
" Chi ha il coraggio di ridere è padrone del mondo"
- Giacomo Leopardi -
Re: IL SANTO DEL GIORNO
Mi accodo, Lux nna bonta'.
007- Numero di messaggi : 26248
Data d'iscrizione : 29.11.08
Re: IL SANTO DEL GIORNO
Ringrazio tutti di vero cuore, troppi buoni............. devo svelarvi un segreto anche se già "qualcuno" lo sà ,io faccio collezione di santini antichi è una delle mie tante passioni. In origine, il mio progetto era quello d'inserire giorno per giorno uno di essi con relativa preghiera, però ho avuto delle difficoltà che non sto quì ad elencare ma spero di riuscirci a breve. Ciao
lux- Numero di messaggi : 6054
Data d'iscrizione : 12.10.09
Re: IL SANTO DEL GIORNO
Grazie 007, ultimamente ci siamo persi un po' di "vista"..............
lux- Numero di messaggi : 6054
Data d'iscrizione : 12.10.09
Re: IL SANTO DEL GIORNO
E ssi Lux,e' nnu periodu cchi tu, si ccasa e chiesa.....
007- Numero di messaggi : 26248
Data d'iscrizione : 29.11.08
Re: IL SANTO DEL GIORNO
Direi più Chiesa che casa..................
lux- Numero di messaggi : 6054
Data d'iscrizione : 12.10.09
Re: IL SANTO DEL GIORNO
Lux e 007, non pensate che sarebbe bello chiacchierare sulle Chiacchiere? Questo e' un luogo sacro !
_________________
" Chi ha il coraggio di ridere è padrone del mondo"
- Giacomo Leopardi -
Re: IL SANTO DEL GIORNO
Sant' Arcadio di Cesarea di Mauritania Martire
Secondo la passio, Arcadio subì il matirio in Acaia, ma tutte le altre testimonianze son concordi a farne un martire di Cesarea di Mauritania (Africa). La più attendibile conferma di questa collocazione topografica è la frase: «De natali Sancti Arcadii, qui habet natale pridie idus ianuarii in Civitate Cesareae Mauritaniae», soprascritta a un sermone di san Zenone vescovo di Verona. Piuttosto difficile è invece determinare l'epoca del martirio di Arcadio, ma si può pensare che egli morì attorno al 304, nel corso dell'ultima persecuzione pagana. La furia dei persecutori era scatenata e bastava il più piccolo sospetto per giustificare perquisizioni e razzie; ogni giorno processioni e sacrifici idolatrici si mescolavano alle esecuzioni dei cristiani, perciò Arcadio, cittadino piuttosto in vista, disgustato, fuggì da Cesarea. Ben presto la sua assenza fu notata e i soldati trassero in arresto un suo parente per servirsene come ostaggio e costringerlo al rientro. Arcadio si presentò al giudice che gli ingiunse di sacrificare agli dei, ma Arcadio rifiutò e fu condannato a morte. Prezioso documento del culto di Arcadio è il sermone di san Zenone che, probabilmente, era di origine africana come il santo odierno. (Avvenire)
Etimologia: Arcadio = abitante dell'Arcadia, dal latino
Emblema: Palma
Martirologio Romano: A Cesarea di Mauritania, nell’odierna Algeria, sant’Arcadio, martire: durante la persecuzione visse nascosto, ma, quando un parente fu catturato al suo posto, si consegnò spontaneamente al giudice e, rifiutatosi di sacrificare agli dèi, dopo aver patito tremendi supplizi, coronò la sua vita con il martirio.
Secondo la passio, Arcadio subì il matirio in Acaia, ma tutte le altre testimonianze son concordi a farne un martire di Cesarea di Mauritania (Africa). La più attendibile conferma di questa collocazione topografica è la frase: «De natali Sancti Arcadii, qui habet natale pridie idus ianuarii in Civitate Cesareae Mauritaniae», soprascritta a un sermone di san Zenone vescovo di Verona. Piuttosto difficile è invece determinare l'epoca del martirio di Arcadio, ma si può pensare che egli morì attorno al 304, nel corso dell'ultima persecuzione pagana. La furia dei persecutori era scatenata e bastava il più piccolo sospetto per giustificare perquisizioni e razzie; ogni giorno processioni e sacrifici idolatrici si mescolavano alle esecuzioni dei cristiani, perciò Arcadio, cittadino piuttosto in vista, disgustato, fuggì da Cesarea. Ben presto la sua assenza fu notata e i soldati trassero in arresto un suo parente per servirsene come ostaggio e costringerlo al rientro. Arcadio si presentò al giudice che gli ingiunse di sacrificare agli dei, ma Arcadio rifiutò e fu condannato a morte. Prezioso documento del culto di Arcadio è il sermone di san Zenone che, probabilmente, era di origine africana come il santo odierno. (Avvenire)
Etimologia: Arcadio = abitante dell'Arcadia, dal latino
Emblema: Palma
Martirologio Romano: A Cesarea di Mauritania, nell’odierna Algeria, sant’Arcadio, martire: durante la persecuzione visse nascosto, ma, quando un parente fu catturato al suo posto, si consegnò spontaneamente al giudice e, rifiutatosi di sacrificare agli dèi, dopo aver patito tremendi supplizi, coronò la sua vita con il martirio.
lux- Numero di messaggi : 6054
Data d'iscrizione : 12.10.09
Re: IL SANTO DEL GIORNO
Sant' Ilario di Poitiers Vescovo e dottore della Chiesa
13 gennaio -
Poitiers, Francia, 315? – 367
Ilario, nato a Poitiers, in Francia, intorno al 315, era un pagano che cercò il senso della vita dapprima nelle dottrine neoplatoniche, poi - dopo la lettura della Bibbia - nel cristianesimo. Nobile proprietario terriero, sposato e con una bimba, poco dopo il battesimo fu acclamato vescovo di Poitiers. Combatté l'eresia ariana attraverso le sue opere, la più famosa delle quali è il 'De Trinitate". Approfondì gli studi anche durante sei anni di esilio. Tornato in sede ebbe come collaboratore il futuro vescovo di Tours, san Martino. Morì nel 367. Pio IX lo ha proclamato Dottore della Chiesa. (Avvenire)
Etimologia: Ilario = gaio, allegro, dal latino
Emblema: Bastone pastorale
Martirologio Romano: Sant’Ilario, vescovo e dottore della Chiesa: elevato alla sede di Poitiers in Aquitania, in Francia, sotto l’imperatore Costanzo seguace dell’eresia ariana, difese strenuamente con i suoi scritti la fede nicena sulla Trinità e sulla divinità di Cristo e fu per questo relegato per quattro anni in Frigia; compose anche celeberrimi Commenti ai Salmi e al Vangelo di Matteo.
13 gennaio -
Poitiers, Francia, 315? – 367
Ilario, nato a Poitiers, in Francia, intorno al 315, era un pagano che cercò il senso della vita dapprima nelle dottrine neoplatoniche, poi - dopo la lettura della Bibbia - nel cristianesimo. Nobile proprietario terriero, sposato e con una bimba, poco dopo il battesimo fu acclamato vescovo di Poitiers. Combatté l'eresia ariana attraverso le sue opere, la più famosa delle quali è il 'De Trinitate". Approfondì gli studi anche durante sei anni di esilio. Tornato in sede ebbe come collaboratore il futuro vescovo di Tours, san Martino. Morì nel 367. Pio IX lo ha proclamato Dottore della Chiesa. (Avvenire)
Etimologia: Ilario = gaio, allegro, dal latino
Emblema: Bastone pastorale
Martirologio Romano: Sant’Ilario, vescovo e dottore della Chiesa: elevato alla sede di Poitiers in Aquitania, in Francia, sotto l’imperatore Costanzo seguace dell’eresia ariana, difese strenuamente con i suoi scritti la fede nicena sulla Trinità e sulla divinità di Cristo e fu per questo relegato per quattro anni in Frigia; compose anche celeberrimi Commenti ai Salmi e al Vangelo di Matteo.
lux- Numero di messaggi : 6054
Data d'iscrizione : 12.10.09
Re: IL SANTO DEL GIORNO
lux complimenti sinceri
utamarru- Numero di messaggi : 506
Data d'iscrizione : 10.10.09
Re: IL SANTO DEL GIORNO
Grazie utamarru, sei sempre così gentile.........................però perchè non ti cambi questo nome non ti si addice!
lux- Numero di messaggi : 6054
Data d'iscrizione : 12.10.09
Re: IL SANTO DEL GIORNO
Santa Macrina l'Anziana
14 gennaio
m. 340 c.
Gregorio di Nissa, all'inizio della Vita di sua sorella, Macrina la Giovane, spiega che questo nome le era stato dato in ricordo della loro nonna paterna: "Macrinae virgini nomen erat, sic a parentibus appellatae, quod olim insignis quaedam in nostra familia Macrina fuerat, patris nostri videlicet mater, quae tempore persecutionum pro Christo pugnaverat".
Gregorio di Nazianzo, nella sua orazione funebre per Basilio di Cesarea, fratello di Gregorio di Nissa, fa allusione alla persecuzione di Massimino che aveva costretto gli avi di Basilio a rifugiarsi sulle montagne presso il Ponto Eusino per un periodo di circa sette anni, ed essi sopportarono i rigori delle stagioni con appena di che mangiare.
Dallo stesso Basilio sappiamo che sua nonna Macrina, fedele discepola di s. Gregorio il Taumaturgo, vescovo di Neocesarea nel Ponto Eusino, ebbe su di lui una grande influenza negli anni giovanili e che fu la sua principale educatrice (usa il termine nutrix) sul piano spirituale.
Questo è quasi tutto quello che si conosce di Macrina. Non sembra che sia mai stata onorata di un culto particolare, contrariamente a un buon numero dei suoi discendenti. I sinassari bizantini, ad ogni modo, non ne fanno menzione. C. Baronio, pur non citando per lei alcuna fonte agiografica o eortologica, l'ha introdotta nel Martirologio Romano alla data evidentemente arbitraria del 14 gennaio.
(By lux)
14 gennaio
m. 340 c.
Gregorio di Nissa, all'inizio della Vita di sua sorella, Macrina la Giovane, spiega che questo nome le era stato dato in ricordo della loro nonna paterna: "Macrinae virgini nomen erat, sic a parentibus appellatae, quod olim insignis quaedam in nostra familia Macrina fuerat, patris nostri videlicet mater, quae tempore persecutionum pro Christo pugnaverat".
Gregorio di Nazianzo, nella sua orazione funebre per Basilio di Cesarea, fratello di Gregorio di Nissa, fa allusione alla persecuzione di Massimino che aveva costretto gli avi di Basilio a rifugiarsi sulle montagne presso il Ponto Eusino per un periodo di circa sette anni, ed essi sopportarono i rigori delle stagioni con appena di che mangiare.
Dallo stesso Basilio sappiamo che sua nonna Macrina, fedele discepola di s. Gregorio il Taumaturgo, vescovo di Neocesarea nel Ponto Eusino, ebbe su di lui una grande influenza negli anni giovanili e che fu la sua principale educatrice (usa il termine nutrix) sul piano spirituale.
Questo è quasi tutto quello che si conosce di Macrina. Non sembra che sia mai stata onorata di un culto particolare, contrariamente a un buon numero dei suoi discendenti. I sinassari bizantini, ad ogni modo, non ne fanno menzione. C. Baronio, pur non citando per lei alcuna fonte agiografica o eortologica, l'ha introdotta nel Martirologio Romano alla data evidentemente arbitraria del 14 gennaio.
(By lux)
lux- Numero di messaggi : 6054
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