Sellia si racconta
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Sellia si racconta
Quanti di voi sapevano che proprio “u viveri e sutta Santa Maria” era l’antico lavatoio di Sellia? Esattamente in questo posto (ma con una diversa sistemazione del terreno) era ubicato il lavatoio. Una grande “cibbia”rettangolare raccoglieva al suo interno l’acqua preziosa della omonima sorgiva che malgrado non provenisse da un alta montagna l’acqua non seccava mai neppure durante la calura estiva, certamente la sua portata diminuiva o aumentava a secondo delle stagioni ma anche se più lentamente la cibbia si riempiva sempre, era una grande comodità per le massaie che almeno quando erano pochi panni evitavano di scendere sino alla Jumara. Questo lavatoio era coperto da una tettoia di tegole per poter riparare dalla pioggia le donne che erano impegnati a lavare i panni . Con l’arrivo dell’acqua corrente e l’installazione delle varie fontane pubbliche il lavatoio subì una trasformazione i getti d’acqua da uno passarono a 4 per poter garantire a più donne di lavare contemporaneamente, una vera comodità per l'intero paese che ancora dovrà aspettare degli anni prima di vedere l’acqua corrente installata nelle varie abitazioni private, così si ..................
[url=continua sul blog]http://selliaracconta.blogspot.com/2011/11/u-viveri-e-sutta-santa-maria.html[/url]
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selliaracconta- Numero di messaggi : 130
Data d'iscrizione : 11.11.11
Re: Sellia si racconta
Io avevo sentito di questo "lavatoio", parlando con persone anziane, li c'era questa sorgente che scendeva da sotto il castello , piu' avanti poi a causa delle forti piogge che durarono parecchi giorni, tutta quella zona frano' a valle "raccatuso".....
007- Numero di messaggi : 26248
Data d'iscrizione : 29.11.08
Re: Sellia si racconta
Un altro lavatoio me lo ricordo alla "Cona du casu", doppu a conicella a destra.
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- Giacomo Leopardi -
Re: Sellia si racconta
Li c'era il macello, ma erano tempi...moderni....
007- Numero di messaggi : 26248
Data d'iscrizione : 29.11.08
Re: Sellia si racconta
007 ha scritto:Li c'era il macello, ma erano tempi...moderni....
Infatti, sto parlando degli anni sessanta del secolo scorso !
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Re: Sellia si racconta
Il lavatoio di "Sutta Santa Maria" era antichissimo molto caratteristico "quello da Cona du casu" fu costruito negli anni 50 dalla stessa ditta che fece l'asilo ed era attacato al vecchio macello
selliaracconta- Numero di messaggi : 130
Data d'iscrizione : 11.11.11
Re: Sellia si racconta
Mu ricordiu quannu eraa coitrarellu mi facia u bagnu intra chilli vaschi hahahahselliaracconta ha scritto:Il lavatoio di "Sutta Santa Maria" era antichissimo molto caratteristico "quello da Cona du casu" fu costruito negli anni 50 dalla stessa ditta che fece l'asilo ed era attacato al vecchio macello
Attilio Citrino- Numero di messaggi : 4443
Data d'iscrizione : 26.09.09
Età : 63
Re: Sellia si racconta
L'uso dei lavatoi penso dovesse interessare le cose piccole, per il grande bucato c'era " u codaruna ppe ra vucata" ed il viaggio alla fiumara.
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Re: Sellia si racconta
Mia madre lavava i lenzola ara fiumara d'erbara - i tenia a mollu cu a cinnara nescianu bianchissimi e profumati vida moAdmin ha scritto:L'uso dei lavatoi penso dovesse interessare le cose piccole, per il grande bucato c'era " u codaruna ppe ra vucata" ed il viaggio alla fiumara.
Attilio Citrino- Numero di messaggi : 4443
Data d'iscrizione : 26.09.09
Età : 63
Re: Sellia si racconta
Ricordo di qualche viaggio ara jiumara scendevamo di viji du mulinu....in compagnia di tante persone che si organizzavano e le donne portavano in testa, codaruni chini e panni lordi che poi venivano lavati al fiume...approfittavamo anche noi a farci una sgrossata .......
007- Numero di messaggi : 26248
Data d'iscrizione : 29.11.08
Re: Sellia si racconta
I lavatoi non evitavano il viaggio a ra jumara ma aiutavano tantissimo sopratutto per i panni di tutti i giorni mentre per le coperte lenzuole ecc,,, bisognava scendere sino a "Maria" "Erbara" ecc,,,
selliaracconta- Numero di messaggi : 130
Data d'iscrizione : 11.11.11
Re: Sellia si racconta
Ricordi sbiaditi...Dopo il bucato "ccu ra lissia", le nostre madri e nonne stendevano i panni ad asciugare sulle piante di "vucissari", quando venivano raccolti si sentiva un odore particolare di pulito, un odore che non esiste piu'.
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Re: Sellia si racconta
Io ricordo anche che cercavamo sotto le pietre i "granchi"e poi li arrostivamo al fuoco...
007- Numero di messaggi : 26248
Data d'iscrizione : 29.11.08
Re: Sellia si racconta
Forzi ncuna ancilla era chiu bona - siccavamu i cornicchi e usavamu utassu ppe stordirle007 ha scritto:Io ricordo anche che cercavamo sotto le pietre i "granchi"e poi li arrostivamo al fuoco...
Attilio Citrino- Numero di messaggi : 4443
Data d'iscrizione : 26.09.09
Età : 63
Re: Sellia si racconta
i panni lavati avevano un odore di pulito unico, ricordo che nonna dentro i panni prima di sistemarli dentro i vari "tiretti" metteva dei rametti di....................
selliaracconta- Numero di messaggi : 130
Data d'iscrizione : 11.11.11
Re: Sellia si racconta
...spicanarda
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Re: Sellia si racconta
si proprio quella..........atru ccà i vari detersivi profumati di oggiAdmin ha scritto:...spicanarda
selliaracconta- Numero di messaggi : 130
Data d'iscrizione : 11.11.11
Re: Sellia si racconta
quanti bei ricordi, è un piacere leggere queste cose!
Nicolasellia- Numero di messaggi : 65
Data d'iscrizione : 15.11.11
Re: Sellia si racconta
http://selliaracconta.blogspot.com/2011/12/lantico-borgo-di-sellia-durante-il-mese.html
Il mese di Dicembre (ultimo mese dell’anno) era il mese più suggestivo,più incantevole di tutto l’anno.
Già durante i primi giorni vi era tutto un fervore per preparare a dovere la feste del santo patrono San Nicola la quale spesso veniva festeggiata assieme a quella dell’Immacolata. Tutto il paese di addobbava a festa con molte luminarie lungo la via principale dove si posizionavano anche i vari mercanti che arrivavano da tutta la regione. La chiesa veniva ornata a festa con il parato rosso che veniva sistemato lungo la navata centrale, per l’occasione arrivavano anche dei sacerdoti che aiutavano l’Arciprete nelle varie funzioni. Tutti aspettavano questa festa soprattutto i bambini perche un antico detto diceva: “sinu a Santu Nicola mancu na ficu si prova” i ficu tosti erano una vera prelibatezza da custodire per le grandi occasioni, un altro detto diceva: “A Santu nicola ogni cavuna sona” voleva dire che in questo periodo iniziavano le fitte piogge ed ogni piccola sorgiva ritornava a portare molta acqua. I ragazzi in piazza iniziavano a fare un grande recinto con i “Jnostrari” rami di ginestra dove al suo interno venivano sistemati le varie stroppe” per il grande fuoco della vigilia di Natale dove ognuno portava anche un piccolo ceppo di legno per riscaldare la nascita di Gesù Bambino. Solo dopo la mezzanotte poteva iniziare la strina .......... selliaracconta
Il mese di Dicembre (ultimo mese dell’anno) era il mese più suggestivo,più incantevole di tutto l’anno.
Già durante i primi giorni vi era tutto un fervore per preparare a dovere la feste del santo patrono San Nicola la quale spesso veniva festeggiata assieme a quella dell’Immacolata. Tutto il paese di addobbava a festa con molte luminarie lungo la via principale dove si posizionavano anche i vari mercanti che arrivavano da tutta la regione. La chiesa veniva ornata a festa con il parato rosso che veniva sistemato lungo la navata centrale, per l’occasione arrivavano anche dei sacerdoti che aiutavano l’Arciprete nelle varie funzioni. Tutti aspettavano questa festa soprattutto i bambini perche un antico detto diceva: “sinu a Santu Nicola mancu na ficu si prova” i ficu tosti erano una vera prelibatezza da custodire per le grandi occasioni, un altro detto diceva: “A Santu nicola ogni cavuna sona” voleva dire che in questo periodo iniziavano le fitte piogge ed ogni piccola sorgiva ritornava a portare molta acqua. I ragazzi in piazza iniziavano a fare un grande recinto con i “Jnostrari” rami di ginestra dove al suo interno venivano sistemati le varie stroppe” per il grande fuoco della vigilia di Natale dove ognuno portava anche un piccolo ceppo di legno per riscaldare la nascita di Gesù Bambino. Solo dopo la mezzanotte poteva iniziare la strina .......... selliaracconta
selliaracconta- Numero di messaggi : 130
Data d'iscrizione : 11.11.11
Re: Sellia si racconta
A proposito del fuoco di Natale, ricordo quando a Sellia se ne facevano tre, uno davanti la chiesa madre, un altro davanti alla Chiesa della Madonna della Neve delle palazzine e persino nel rione Unrra Casa (A Madonna da Niva) se ne faceva uno. Diverse volte andavamo a raccogliere legna, anche molto pesante per trascinarla a braccia fino agli spiazzi dove poi si faceva ardere.
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Re: Sellia si racconta
Si ricordo anche a ra madonna da niva facianu u focarellu e Natala.....
007- Numero di messaggi : 26248
Data d'iscrizione : 29.11.08
Re: Sellia si racconta
eju mi ricordu sulu chillu di barraccuni
Tonino- Numero di messaggi : 9586
Data d'iscrizione : 26.04.09
Re: Sellia si racconta
A ra Madonna da Niva facianu u ...vrascieri.....
007- Numero di messaggi : 26248
Data d'iscrizione : 29.11.08
Re: Sellia si racconta
Lo frate 007 favella scattacoruso, per cagion che ello save che lo vostro servitore quanno pargoletto erabat, se menava pe lo rione mentovato...Lo foco se faceva ma era focarello per cagion che lo populo era puro scarsicello et addunca me pigghjo una frasca et la meno como me dice la cavezza.
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