Il "bene comune" - Questo sconosciuto

"Se osserviamo questa bella regione riconosciamo in essa una terra sismica non solo dal punto di vista geologico, ma anche da un punto di vista strutturale, comportamentale e sociale; una terra, cioè, dove i problemi si presentano in forme acute e destabilizzanti".

A Lamezia, il Papa ha parlato della Calabria come di "una terra dove la disoccupazione è preoccupante, dove una criminalità spesso efferata ferisce il tessuto sociale" e la gioventù vive particolari difficoltà.

"Una terra in cui si ha la continua sensazione di essere in emergenza", ha detto il Papa, e dove "voi calabresi avete saputo rispondere con una prontezza e una disponibilità sorprendenti, con una straordinaria capacità di adattamento al disagio. Sono certo che saprete superare le difficoltà di oggi per preparare un futuro migliore. Non cedete mai alla tentazione del pessimismo e del ripiegamento su voi stessi. Fate appello alle risorse della vostra fede e delle vostre capacità umane; sforzatevi di crescere nella capacità di collaborare, di prendersi cura dell'altro e di ogni bene pubblico"

Ratzinger si è augurato "una nuova generazione di uomini e donne capaci di promuovere non tanto interessi di parte, ma il bene comune" per "la vostra, la nostra amata Calabria".

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Il Papa ha visitato la Calabria, ne ha parlato...
La mia impressione e' che il Papa viaggia, parla, ma pochi lo stanno a sentire. Figuriamoci quei loschi figuri responsabili delle condizioni in cui versa la nostra regione; e non mi riferisco solamente a chi l'anima l'ha persa irrimediabilmente attraverso crimini conosciuti e non. Molti "colletti bianchi", insospettabili, del bene comune se ne strafottono, pensando solo al loro tornaconto.
Questa e' la gentaglia che attraverso l'uso della retorica perpetuano l'abuso di potere attribuito loro da una situazione politica e strutturale ormai allo sfracelo e putrida.
Eppure la gente non ha la forza di ribellarsi, anche questo e' un segno dei tempi ? Siamo davvero vicinissimi alla fine ?