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LA TRINITA'

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Messaggio  chelaveritàtrionfi Mar 15 Feb - 19:44

Apro questo nuovo 3D per poter discutere su questo importantissimo argomento. Sulla trinità concordano anche alcune chiese protestanti come gli avventisti, ma ovviamente e stranamente non concordano i TdG. Mi spiace che devo spesso dare opinione sfavorevole a loro , ma bibblicamente, io come tanti , deduco che esiste una trinità. Innanzitutto il nome Elohim indica più di due divinità. In principio Dio disse: Facciamo l'uomo. Questo "facciamo" indica appunto più di una persona.
Le domande sono:

1. MA GESU' E' DIO?

Ebrei 1:3 Questo Figlio, che è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza e sostiene tutto con la potenza della sua parola, dopo aver compiuto la purificazione dei peccati si è assiso alla destra della maestà nell'alto dei cieli,
Ebrei 1:5 Infatti a quale degli angeli Dio ha mai detto: Tu sei mio figlio; oggi ti ho generato?
E ancora:
Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio?
Colossesi 1:15 Egli è immagine del Dio invisibile, generato prima di ogni creatura;
Colossesi 1:16 poiché per mezzo di lui sono state create tutte le cose,
Matteo 1:23 Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi.
Giovanni 14:6 Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Giovanni 14:7 Se mi aveste conosciuto avreste conosciuto anche mio Padre; e fin da ora lo conoscete, e l'avete visto».
Atti 4:12 In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati».
Colossesi 2:9 poiché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità,

Giovanni 1:1 In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
In verità, in verità vi dico: Prima che Abramo fosse nato, io sono" (Giov. 8:58).
Giovanni 1:14 E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità.
Isaia 9:6 Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato. Sulle sue spalle riposerà l'impero, e sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno. Principe della pace.
Tito 2: 13aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del grande Dio e Salvatore nostro, Gesú Cristo, 14il quale ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e purificare per sé un popolo speciale, zelante nelle buone opere.


quindi Gesù è figlio di Dio e Gesù è Dio.


2.LO SPIRITO SANTO E' UNA PERSONA?

Giovanni 14:16 e io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre,
Giovanni 14:26 ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto.

Prime 2 qualità: lo spirito santo consola ed insegna


Giovanni 16:7 Eppure, io vi dico la verità: è utile per voi che io me ne vada; perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vado, io ve lo manderò.
Giovanni 16:8 Quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio

quindi parla ..........

Giovanni 16:13 quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire

1Corinzi 2:10 A noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito, perché lo Spirito scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio.

lo spirito santo ascolta, scruta....

1Corinzi 2:13 e noi ne parliamo non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito, adattando parole spirituali a cose spirituali.

1Corinzi 2:14 Ma l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché esse sono pazzia per lui; e non le può conoscere, perché devono essere giudicate spiritualmente.

1Corinzi 2:15 L'uomo spirituale, invece, giudica ogni cosa ed egli stesso non è giudicato da nessuno.

2Corinzi 13:13 La grazia del Signore Gesù Cristo e l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.

Matteo 28:19 Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo,
Matteo 28:20 insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente».

...........

Allora: lo Spirito Santo consola, scruta, annuncia, insegna......e queste sono solo alcune qualità ma sufficienti a capire che non si sta parlando di una FORZA ATTIVA ma di una entità spirituale.

DIO: PADRE ; FIGLIO; SPIRITO SANTO = UNICO DIO
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Messaggio  armando mirante Lun 21 Feb - 23:31

Dio è superiore a Gesù?



GESÙ non pretese mai di essere Dio. Tutto ciò che disse di sé indica che non si considerava in alcun modo uguale a Dio: né in potenza, né in conoscenza, né sotto il profilo temporale.



In ogni periodo della sua esistenza, sia in cielo che sulla terra, il suo modo di parlare e di agire rivelano la sua subordinazione a Dio. Dio è sempre superiore e Gesù è sempre inferiore in quanto creato da Dio.


Gesù distinto da Dio


PIÙ volte Gesù mostrò che era una creatura distinta da Dio e che egli, Gesù, aveva un Dio sopra di sé, un Dio che adorava, un Dio che chiamava “Padre”. Gesù si rivolse in preghiera a Dio, cioè al Padre, chiamandolo “l’unico vero Dio” . (Giovanni 17:3, CEI) In Giovanni 20:17 egli dice a Maria Maddalena: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro” . (CEI) In 2 Corinti 1:3 l’apostolo Paolo conferma questa relazione, dicendo: “Sia Benedetto il Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo” . (Pontificio Istituto Biblico [PIB]) Poiché Gesù aveva un Dio, il Padre suo, non poteva nello stesso tempo essere quel Dio.



L’apostolo Paolo parla senza problemi di Gesù e di Dio come di due realtà nettamente distinte: “Per noi c’è un solo Dio, il Padre, . . . e un solo Signore Gesù Cristo” . (1 Corinti 8:6, CEI) L’apostolo ribadisce questa distinzione quando dice: “Ti scongiuro davanti a Dio, a Cristo Gesù e agli angeli eletti” . (1 Timoteo 5:21, CEI) In cielo, come fa notare Paolo, Gesù e gli angeli sono distinti fra loro, e lo stesso vale per Gesù e Dio.


Significative sono anche le parole di Gesù riportate in Giovanni 8:17, 18: “Nella vostra stessa Legge è scritto: ‘La testimonianza di due uomini è vera’. Io sono uno che rende testimonianza di se stesso, e il Padre che mi ha mandato rende testimonianza di me” . Qui Gesù mostra che lui e il Padre, cioè l’Iddio Onnipotente, devono essere due entità distinte, perché altrimenti come potrebbero esserci davvero due testimoni?Gesù mostrò pure di non essere Dio quando disse: “Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo” . (Marco 10:18, CEI) Qui Gesù stava dicendo che nessuno è buono quanto Dio, nemmeno Gesù stesso. Il grado di bontà di Dio è tale da distinguerlo anche da Gesù.



Umile servitore di Dio.



PIÙ volte Gesù fece affermazioni di questo genere: “Il Figlio da sé non può fare nulla se non ciò che vede fare dal Padre” . (Giovanni 5:19, CEI) “Sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato” . (Giovanni 6:38, CEI) “Ciò che io insegno non è mio, ma appartiene a colui che mi ha mandato” . (Giovanni 7:16) Chi manda non è forse superiore a chi è mandato?


Questa relazione è evidente nell’illustrazione che Gesù fece circa una vigna. Egli paragonò Dio, suo Padre, al proprietario di una vigna che, dovendo andare all’estero, affidò la vigna a dei coltivatori, che rappresentavano il clero giudaico. A suo tempo il proprietario mandò uno schiavo per farsi dare parte del frutto della vigna, ma i coltivatori picchiarono lo schiavo e lo mandarono via a mani vuote. Il proprietario mandò allora un secondo e un terzo schiavo, ai quali però fu riservato lo stesso trattamento. Infine il proprietario disse: “Manderò il mio figlio diletto [Gesù]. Forse lui lo rispetteranno”. Ma quei perfidi coltivatori si dissero: “‘Costui è l’erede; uccidiamolo, affinché l’eredità divenga nostra’. Allora lo gettarono fuori della vigna e lo uccisero”. (Luca 20:9-16) Gesù illustrò così la sua posizione di inviato di Dio per compiere la volontà di Dio, proprio come un padre invia un figlio che gli è sottomesso.



I seguaci di Gesù lo considerarono sempre un servitore di Dio a Lui sottomesso, non uno uguale a Dio. Pregarono Dio con espressioni come queste: “Il tuo santo servo Gesù, che hai unto come Cristo, . . . perché si compiano guarigioni, miracoli e prodigi nel nome del tuo santo servo Gesù”. — Atti 4:23, 27, 30, CEI.



L’eterna superiorità di Dio



PROPRIO all’inizio del ministero di Gesù, quando questi uscì dall’acqua in cui era stato battezzato, si udì la voce di Dio dal cielo dire: “Questo è mio Figlio, il diletto, che io ho approvato” . (Matteo 3:16, 17) Dio stava forse dicendo di essere figlio di se stesso, di aver approvato se stesso, di aver inviato se stesso? No, Dio il Creatore stava dicendo che lui, essendo superiore, approvava uno che gli era inferiore, suo Figlio Gesù, per l’opera che lo attendeva.



Gesù additò la superiorità del Padre quando disse: “Lo spirito di Geova è su di me, perché egli mi ha unto per dichiarare la buona notizia ai poveri” . (Luca 4:18) L’unzione costituiva l’autorizzazione o l’affidamento di un incarico da parte di un superiore a qualcuno che non aveva ancora tale autorità. Qui il superiore è chiaramente Dio, poiché unse Gesù, conferendogli un’autorità che precedentemente non possedeva.



Gesù mise in risalto la superiorità del Padre quando la madre di due suoi discepoli chiese che i suoi figli sedessero uno alla destra e l’altro alla sinistra di Gesù quando egli sarebbe stato nel suo Regno. Gesù rispose: “Non sta a me concedere che vi sediate alla mia destra o alla mia sinistra, ma è per coloro per i quali è stato preparato dal Padre mio”, cioè da Dio. (Matteo 20:23, CEI) Se Gesù fosse stato l’Iddio Onnipotente, sarebbe stato compito suo assegnare quei posti. Ma Gesù non poteva concederli, perché ciò spettava a Dio, e Gesù non era Dio.



Le stesse preghiere di Gesù sono un chiaro esempio della sua posizione inferiore. Quando stava per essere ucciso, mostrò chi era superiore chiedendo in preghiera: “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà” . (Luca 22:42, CEI) A chi rivolse quella preghiera? A una parte di se stesso? No, la rivolse a qualcuno che era nettamente distinto da lui, il Padre suo, Dio, la cui volontà era superiore e poteva non coincidere con la sua. Dio era il Solo che avrebbe potuto ‘allontanare quel calice’.



Poi, in punto di morte, Gesù gridò: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” (Marco 15:34, CEI) A chi si stava rivolgendo Gesù? A se stesso o a una parte di se stesso? Quel grido, “Dio mio”, non poteva certo essere pronunciato da qualcuno che pensava di essere Dio. E se Gesù era Dio, da chi era stato abbandonato? Da se stesso? Non ha senso. Gesù disse pure: “Padre, nelle tue mani affido il mio spirito” . (Luca 23:46) Se Gesù era Dio, perché mai avrebbe dovuto affidare il suo spirito al Padre?



Dopo la morte, Gesù rimase nella tomba per parte di tre giorni. Se egli era Dio, allora Abacuc 1:12 ha torto quando dice: “O mio Dio, mio Santo, tu non muori”. Ma la Bibbia dice che Gesù morì veramente e rimase inconscio nella tomba. Chi risuscitò Gesù dai morti? Se era veramente morto, non poteva risuscitare se stesso. Se non era veramente morto, la sua finta morte non avrebbe pagato il prezzo di riscatto per il peccato di Adamo. Ma egli pagò appieno quel prezzo morendo veramente. Come è scritto, “Dio lo ha risuscitato [Gesù], sciogliendolo dalle angosce della morte” . (Atti 2:24, CEI) L’Iddio Onnipotente, superiore, risuscitò il suo servitore Gesù, inferiore.




La capacità di Gesù di compiere miracoli, come quello di risuscitare i morti, è una prova che era Dio? Anche gli apostoli e i profeti Elia ed Eliseo avevano quel potere, ma ciò non li rendeva superiori agli uomini. Dio diede il potere di compiere miracoli ai profeti, a Gesù e agli apostoli come prova del Suo sostegno. Ma non per questo essi divennero parte di un Dio in più persone


La conoscenza di Gesù non era illimitata



QUANDO pronunciò la sua profezia sul termine di questo sistema di cose, Gesù disse: “Quanto poi a quel giorno o a quell’ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre” . (Marco 13:32, CEI) Se Gesù, il Figlio, fosse stato la seconda persona della Trinità, avrebbe saputo ciò che sa il Padre. Ma Gesù non lo sapeva, perché non era uguale a Dio.



Similmente in Ebrei 5:8 (CEI) leggiamo che Gesù “imparò l’obbedienza dalle cose che patì” . Possiamo immaginare che Dio debba imparare qualcosa? No, mentre Gesù lo fece, perché a differenza di Dio non sapeva tutto. E dovette imparare qualcosa che Dio non ha mai avuto bisogno di imparare: l’ubbidienza. Dio non deve ubbidire a nessuno.



La differenza fra ciò che sa Dio e ciò che sa Cristo rimase anche quando Gesù fu risuscitato alla vita celeste per essere con Dio. Si notino le parole iniziali dell’ultimo libro della Bibbia: “Rivelazione di Gesù Cristo che Dio gli diede” . (Apocalisse [Rivelazione] 1:1, CEI) Se Gesù fosse stato la seconda persona della Trinità, avrebbe avuto bisogno di ricevere una rivelazione da un’altra persona della Trinità, da Dio? Sicuramente avrebbe già saputo tutto, perché Dio lo sapeva. Ma Gesù non lo sapeva, perché non era Dio.



Gesù resta subordinato



NELLA sua esistenza preumana, e anche sulla terra, Gesù fu subordinato a Dio. Dopo la sua risurrezione, continua ad occupare una posizione subordinata a quella di Dio.


Parlando della risurrezione di Gesù, Pietro e quelli che erano con lui dissero al Sinedrio ebraico: “Dio lo ha esaltato [Gesù] . . . alla sua destra” . (Atti 5:31) Paolo disse: “Dio lo ha esaltato a una posizione superiore” . (Filippesi 2:9) Se Gesù fosse stato Dio, come avrebbe potuto essere esaltato, cioè innalzato a una posizione superiore a quella che aveva prima? Sarebbe già stato esaltato come parte della Trinità. Se, prima di essere esaltato, Gesù fosse stato uguale a Dio, esaltarlo ulteriormente lo avrebbe reso superiore a Dio.



Paolo dice anche che Cristo entrò “nel cielo stesso, allo scopo di presentarsi, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore”. (Ebrei 9:24, CEI) Se si compare al cospetto di qualcuno, come si può essere quel qualcuno? Deve necessariamente trattarsi di due individui diversi.



Analogamente, il martire Stefano, prima di essere lapidato, “fissando gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla sua destra”. (Atti 7:55, CEI) Chiaramente vide due esseri distinti, ma nessuno spirito santo, nessuna Divinità trina.



In Rivelazione (Apocalisse) da 4:8 a 5:7, Dio — non Gesù — è seduto sul suo trono celeste. Gesù deve avvicinarsi a Dio per prendere un rotolo dalla mano destra di Dio. Questo mostra che in cielo Gesù non è Dio ma qualcuno diverso da lui.



In armonia con quanto precede, il Bollettino della Biblioteca John Rylands di Manchester, in Inghilterra, afferma: “Nella sua vita celeste successiva alla risurrezione, Gesù è descritto come in tutto e per tutto diverso e distinto dalla persona di Dio, tanto quanto lo era nella sua vita terrena quale Gesù terrestre. Accanto a Dio e paragonato a Dio, egli appare, in effetti, come un altro essere celeste della corte celeste di Dio, come lo sono gli angeli, benché in qualità di Figlio di Dio appartenga a una categoria diversa, di rango molto superiore al loro”. (Bulletin of the John Rylands Library, 1967-68, vol. 50, p. 258) — Confronta Filippesi 2:11.



La stessa pubblicazione aggiunge: “Ciò che comunque viene detto della sua vita e del suo ruolo di Cristo celeste non significa né sottintende che nella condizione divina egli sia sullo stesso piano di Dio e sia Dio in tutti i sensi. Al contrario, il quadro che il Nuovo Testamento traccia della sua persona e del suo ministero celesti ce lo presenta come una figura distinta da Dio e a Lui subordinata”. — Ibid., pp. 258, 259.



In cielo, per tutta l’eternità, Gesù continuerà ad essere un servitore di Dio, distinto da lui e a lui subordinato. La Bibbia lo spiega con queste parole: “Poi sarà la fine, quando egli [il celeste Gesù] consegnerà il regno a Dio Padre, . . . anche lui, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti”. — 1 Corinti 15:24, 28, CEI.



Gesù non pretese mai di essere Dio




LA BIBBIA è chiara su questo punto. Non solo l’Iddio Onnipotente, Geova, è un essere distinto da Gesù, ma gli è sempre stato superiore e sempre lo sarà. Gesù è sempre presentato come umile servitore di Dio, distinto da lui e a lui inferiore. Per questo la Bibbia dice chiaramente che “il capo del Cristo è Dio” , così come “il capo di ogni uomo è il Cristo”. (1 Corinti 11:3) Ed è per questo che Gesù stesso disse: “Il Padre è più grande di me”. — Giovanni 14:28, CEI.




Pertanto Gesù non è Dio e non pretese mai di esserlo. Questo fatto viene riconosciuto da un crescente numero di studiosi. La succitata pubblicazione della Biblioteca John Rylands afferma: “Bisogna riconoscere che la ricerca neotestamentaria degli ultimi trenta o quarant’anni ha portato un crescente numero di autorevoli studiosi del Nuovo Testamento alla conclusione che Gesù . . . certamente non credette mai di essere Dio”. — Ibid., p. 251.



Riguardo ai cristiani del I secolo la stessa pubblicazione dice: “Quando perciò attribuivano a [Gesù] titoli onorifici come Cristo, Figlio dell’uomo, Figlio di Dio e Signore, non era per dire che egli fosse Dio, ma che compiva l’opera di Dio”. —Ibid., p. 250.



Perciò, anche alcuni teologi riconoscono che l’idea che Gesù sia Dio è contraria alla testimonianza dell’intera Bibbia, la quale mostra che Dio è sempre superiore e che Gesù lo serve e gli è subordinato.
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Messaggio  chelaveritàtrionfi Lun 21 Feb - 23:47

Sign, Armando , quanto ho scritto deriva dai passi bibblici da me citati. Sto tutt'ora effettuando uno studio aiutandomi con il testo originale e amici miei esperti in lingue antiche. Credo che il dubbio nasce da traduzioni errate.

Comunque è giusto conoscere opinioni diverse , quindi non escludo che ciò che affermate voi possa essere corretto, quindi, forse potrei contraddirmi. Sulla bibbia compaiono anche i versetti da lei citati quindi occorre far chiarezza.
A me nn interessa avere la presunzione di conoscere la verità , ma ho il desiderio di far chiarezza soprattutto perchè è giusto. Se poi qualcuno mi accusa di essere un sapientone senza fede beh...che giudichi pure.
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Messaggio  armando mirante Mar 22 Feb - 0:06

Saluti,

La maggior parte delle scritture quotate sono tratte dalla Bibbia CEI cosi' non ci sono scuse se qualcuno cerca scuse riguardo la traduzzione usata.
Ci risentiamo. Ciao
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Messaggio  chelaveritàtrionfi Mar 22 Feb - 0:13

armando mirante ha scritto:Saluti,

La maggior parte delle scritture quotate sono tratte dalla Bibbia CEI cosi' non ci sono scuse se qualcuno cerca scuse riguardo la traduzzione usata.
Ci risentiamo. Ciao

Si ho visto che cita versetti CEI, ma non intendevo questo. Intendevo dire che laddove i versetti fanno intendere una trinità e che Gesù e Dio siano la stessa persona ci possono essere errori di traduzione , virgole messe al posto sbagliato ecc... e viceversa. Anche se in buona fede gli errori purtroppo ci sono in tutte le traduzioni. Una prima cosa è non dire che esiste una migliore traduzione al mondo, ma confrontarle tutte se si vuole effettuare uno studio accurato specialmente i testi originali. Oggi si possono tradurre e comprendere con maggior precisione da parte degli esperti.
A presto.

a breve farò un esempio.
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Messaggio  armando mirante Mer 23 Feb - 15:42

Che cos’è lo spirito santo?



Gesù disse che dovremmo continuare a chiedere con insistenza lo spirito santo. Se comprendiamo la natura dello spirito santo riusciremo a capire quanto può essere importante nella nostra vita. Pertanto, esaminiamo innanzi tutto ciò che insegna la Bibbia in merito allo spirito santo.



“La potenza dell’Altissimo”



Le Scritture indicano chiaramente che lo spirito santo è una forza che Dio usa per compiere la sua volontà. Quando annunciò a Maria che avrebbe avuto un figlio anche se era vergine, l’angelo Gabriele le disse: “Lo spirito santo verrà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Per questa ragione dunque quello che nascerà sarà chiamato santo, Figlio di Dio”. (Luca 1:35) In base alle parole di Gabriele, esiste un legame fra lo spirito santo e “la potenza dell’Altissimo”.


Un’idea simile è contenuta anche in altri punti della Bibbia. Il profeta Michea disse: “Io stesso son divenuto pieno di potere, con lo spirito di Geova”. (Michea 3 versetto otto) Gesù promise ai suoi discepoli: “Riceverete potenza quando lo spirito santo sarà arrivato su di voi”. (Atti 1 versetto otto) E l’apostolo Paolo parlò del “potere dello spirito santo”. — Romani 15:13, 19.


Pertanto, cosa possiamo concludere da quanto sopra? Che esiste uno stretto legame tra lo spirito santo e la potenza di Dio. Lo spirito santo è il mezzo tramite cui Geova esercita la sua potenza. In parole semplici, lo spirito santo è la forza attiva di Dio. E che forza straordinaria! È impossibile per noi comprendere la potenza che fu necessaria per creare l’intero universo. Tramite il profeta Isaia, Geova ci consiglia di riflettere su quanto segue: “Alzate gli occhi in alto e vedete. Chi ha creato queste cose? Colui che ne fa uscire l’esercito perfino a numero, che tutte chiama perfino per nome. A motivo dell’abbondanza di energia dinamica, essendo egli anche vigoroso in potenza, non ne manca nessuna”. — Isaia 40:26.



La Bibbia perciò indica che l’universo, così ordinato e armonioso, esiste grazie all’“energia dinamica”, o potenza, dell’Iddio Onnipotente. È evidente che la forza attiva di Dio è immensa, e da essa dipende la nostra esistenza.



Geova può usare il suo spirito santo su vasta scala, come ha fatto nella creazione dell’universo. Ma può anche impiegarlo a favore degli esseri umani. La Bibbia contiene numerosi esempi che mostrano come Dio, tramite la sua forza attiva, ha dato potenza ai suoi servitori sulla terra.



“Lo spirito di Geova è su di me”



Il ministero di Gesù ci dà un’idea dei modi sorprendenti in cui lo spirito santo di Dio può dare potenza ai suoi servitori. “Lo spirito di Geova è su di me”, disse Gesù agli abitanti di Nazaret. (Luca 4:18) Cosa compì Gesù nella “potenza dello spirito”? (Luca 4:14) Guarì malattie di ogni tipo, placò le onde di un mare in burrasca, sfamò migliaia di persone con alcuni pani e pesci e addirittura risuscitò i morti. L’apostolo Pietro descrisse Gesù come un ‘uomo pubblicamente mostrato da Dio per mezzo di opere potenti e portenti e segni che Dio fece per mezzo di lui’. — Atti 2:22.



Attualmente lo spirito santo non realizza simili miracoli. Nondimeno, può fare cose straordinarie per noi. Geova concede di buon grado lo spirito santo ai suoi adoratori, come assicurò Gesù ai suoi discepoli. (Luca 11:13) Perciò l’apostolo Paolo poté dire: “Per ogni cosa ho forza in virtù di colui che mi impartisce potenza”. (Filippesi 4:13) Lo spirito santo potrebbe avere un simile effetto sulla vostra vita?



Perché lo spirito santo non è una persona



La Bibbia paragona lo spirito santo all’acqua. Nel promettere benedizioni future ai suoi servitori, Dio disse: “Verserò acqua sull’assetato, e correnti che fluiranno sul luogo asciutto. Verserò il mio spirito sul tuo seme, e la mia benedizione sui tuoi discendenti”. — Isaia 44:3.
Quando Dio versa il suo spirito sui suoi servitori, questi sono ‘pieni di spirito santo’. Descrivendo Gesù, Giovanni Battista, Pietro, Paolo, Barnaba e i discepoli che erano riuniti il giorno di Pentecoste del 33 E.V., la Bibbia dice che erano tutti pieni di spirito santo. — Luca 1:15; 4:1; Atti 4:8; 9:17; 11:22, 24; 13:9.




Riflettete: Una persona potrebbe essere ‘versata’ su tante altre? Potrebbe riempire un intero gruppo di persone? Non è logico. La Bibbia parla di persone piene di sapienza, intendimento e persino di accurata conoscenza, ma non dice mai che qualcuno sia pieno di qualcun altro. — Esodo 28:3; 1 Re 7:14; Luca 2:40; Colossesi 1:9.



La parola greca resa “spirito” è pnèuma, che trasmette anche l’idea di una potenza invisibile. Stando a un’opera di consultazione la parola pnèuma “denota primariamente il vento . . . anche fiato; quindi, specialmente lo spirito, che, come il vento, è invisibile, immateriale e potente”. — W. E. Vine, An Expository Dictionary of New Testament Words.
È evidente, dunque, che lo spirito santo non è una persona.





Lo spirito santo: Una forza di cui abbiamo bisogno




“NON rigettarmi d’innanzi alla tua faccia; e il tuo santo spirito, oh, non togliere da me”. (Salmo 51:11) Questa fu la fervente preghiera che il re Davide pronunciò dopo che aveva commesso un tragico errore.



Nel corso della sua vita Davide aveva sperimentato più volte il potere dello spirito santo. Fu grazie ad esso che, quando era ancora adolescente, era riuscito a sconfiggere Golia, un soldato temibile. (1 Samuele 17:45-50) Lo spirito santo gli permise anche di scrivere alcuni dei più bei salmi che siano mai stati composti. “Lo spirito di Geova parlò mediante me, e la sua parola fu sulla mia lingua”, spiegò Davide. — 2 Samuele 23:2.



Gesù Cristo stesso confermò il ruolo dello spirito santo nella vita di Davide. In un’occasione Gesù disse ai suoi ascoltatori: “Mediante lo spirito santo Davide stesso disse: ‘Geova ha detto al mio Signore: “Siedi alla mia destra finché io ponga i tuoi nemici sotto i tuoi piedi”’”. (Marco 12:36; Salmo 110:1) Gesù sapeva che Davide, quando aveva messo per iscritto i suoi salmi, era guidato dallo spirito santo. Possiamo contare anche noi sull’aiuto dello spirito santo?



Lo spirito santo può darvi la forza di servire Dio nel modo giusto e di affrontare qualsiasi difficoltà sorga nella vostra vita. La Bibbia assicura: “[Geova] dà allo stanco potenza, e a chi è senza energia dinamica fa abbondare piena forza. . . . Quelli che sperano in Geova riacquisteranno potenza. Saliranno con ali come aquile. Correranno e non si affaticheranno; cammineranno e non si stancheranno”. — Isaia 40:28-31.



L’OPERATO DELLO SPIRITO SANTO



Dio impiegò lo spirito santo per creare la terra e il resto dell’universo. “Quanto sono numerose le tue opere, o Geova! Le hai fatte tutte con sapienza. La terra è piena delle tue produzioni”, esclamò il salmista. “Se mandi il tuo spirito, sono creati”. — Salmo 104:24, 30; Genesi 1:2; Giobbe 33:4.



Lo spirito santo ispirò uomini devoti a scrivere la Bibbia. “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”, scrisse l’apostolo Paolo. (2 Timoteo 3:16) L’espressione greca tradotta “ispirata da Dio” significa letteralmente “alitata da Dio”. L’alito, o spirito, di Geova guidò i pensieri degli scrittori della Bibbia che quindi trasmisero la “parola di Dio”. — 1 Tessalonicesi 2:13.Lo spirito santo diede ai servitori di Dio la facoltà di predire il futuro con accuratezza. L’apostolo Pietro spiegò: “Nessuna profezia della Scrittura sorge da privata interpretazione. Poiché la profezia non fu mai recata dalla volontà dell’uomo, ma degli uomini parlarono da parte di Dio mentre erano sospinti dallo spirito santo”. — 2 Pietro 1:20, 21; Gioele 2:28.



Lo spirito santo aiutò Gesù e altri uomini di fede a predicare la buona notizia del Regno di Dio e a compiere miracoli. Gesù disse: “Lo spirito di Geova è su di me, perché egli mi ha unto per dichiarare la buona notizia ai poveri, mi ha mandato per predicare la liberazione ai prigionieri e il ricupero della vista ai ciechi”. — Luca 4:18; Matteo 12:28.




COME PUÒ AIUTARCI LO SPIRITO SANTO




Lo spirito santo può dare la forza di combattere le tentazioni e liberarsi dai vizi. L’apostolo Paolo disse: “Dio è fedele, e non lascerà che siate tentati oltre ciò che potete sopportare, ma con la tentazione farà anche la via d’uscita perché la possiate sopportare”. — 1 Corinti 10:13.



Lo spirito santo può aiutare a coltivare sante qualità. “Il frutto dello spirito è amore, gioia, pace, longanimità, benignità, bontà, fede, mitezza, padronanza di sé”. — Galati 5:22, 23.Lo spirito santo può dare la forza di perseverare nelle prove. “Per ogni cosa ho forza in virtù di colui che mi impartisce potenza”. — Filippesi 4:13.
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Messaggio  chelaveritàtrionfi Mer 23 Feb - 22:22

sign. Mirante , probabilmente ha ragione, però come le dissi prima non si dimostra elencandomi i versetti dove fa intendere che sia come dice lei, ma analizzando ANCHE quelli che fanno intendere che lo spirito santi sia una persona e spiegare perchè sono sbagliati(nel senso che intendiamo male il significato vero). Se facciamo così lei riporta la Watch Tower ed io posso riportare la White. Faccio notare che tutte le bibbie vanno confrontate poichè non ne esiste una tradotta in modo perfetto , non per mancanza di buona fede assolutamente , ma per la difficoltà di traduzione riscontrata. Ad esempio i verbi non sempre sono tradotti correttamente , e le punteggiature sono aggiunte dal trduttore (il testo originale non ha punteggiatura). Basta spostare una virgola ed un significato cambia. Quindi non parliamo mai di affermazioni assolute , ma umilmente diciamo: "Secondo noi è così perchè da questo studio risulta così". Imporre non è mai servito a nulla.

PS. A parte il nome di Geova che non è assolutamente il nome di Dio, ormai da un decennio lo ha capito anche la Watch Tower e molti altri membri della vostra congregazione, la non esistenza della trinità può essere fondata. A breve riporterò uno studio sempre a scopo riflessivo. La ringrazio però di partecipare alla discussione e le sue osservazioni sono in ogni caso interessanti.
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Messaggio  chelaveritàtrionfi Mer 23 Feb - 22:40

Dal confronto di testi in lingua originale cercando di comprendere il significato con i mezzi oggi a disposizione ed una conoscenza superiore a ieri, e specialmente considerando che gli ebrei non ragionavano secondo la nostra mentalità occidentale, la bibbia diventa molto più chiara e tutte le apparenti incongruenze e negazioni magicamante spariscono.
E' molto probabile, quasi certo, almeno da ciò che ho analizzato con aiuto altrui, che DIO sia UNICO, Gesù Cristo il FIGLIO diletto in cui EGLI si è compiaciuto e lo spirito santo una potenza, forza da parte di DIO.

Nel testo originale lo Spirito Santo ad esempio non è mai indicato con le lettere MAIUSCOLE come compare in quasi tutte le traduzioni della Bibbia.
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Messaggio  armando mirante Mer 23 Feb - 22:53

Magari possiamo discutere soltanto quei versetti che come dici tu "fanno intendere che lo spirito santo sia una persona" oppure che Gesu cristo e il padre sono uguali. Non fa male discutere. Buona giornata e saluti.

ps.............. A me non fa differenza se vuoi riportare la White
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Messaggio  chelaveritàtrionfi Mer 23 Feb - 23:55

armando mirante ha scritto: Magari possiamo discutere soltanto quei versetti che come dici tu "fanno intendere che lo spirito santo sia una persona" oppure che Gesu cristo e il padre sono uguali. Non fa male discutere. Buona giornata e saluti.

ps.............. A me non fa differenza se vuoi riportare la White

No ..era per dire. Preferisco riportare i versetti bibblici e non la White. I versetti bisogna vederli tutti... però se apparentemente altri sembrano in contrasto occorre analizzarli.

Un primo versetto, giov.1:1 ecc... credo di averlo analizzato in modo corretto con qualche aiuto (ringraziando l'amico TARANTINO), ma ripeto, credo:
In principio era il verbo, il verbo era presso Dio e il verbo era DIO (CEI)

altre traduzioni riportano la parola.
La TNM 1967 traduce:
In principio era la parola e la parola era presso il DIO e la parola era DIO
.

La TMN 1987 traduce:

In principio era la parola e la parola era presso il DIO e la parola era "UN" DIO.

La versione greca:
Giovanni 1:1 En archêi ên ho logos kai ho logos ên pros ton theon kai theos ên ho logos.

In principio era la parola e la parola era presso il DIO e DIO era la parola.

il termine "un" non esiste, quindi è corretta la traduzione TMN 1967 ma non quella della TMN 1987,

Ma il problema non è qui, in quanto ai versetti successivi:
CEI:
Giovanni 1:1 In principio era il Verbo,
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.

Giovanni 1:2 Egli era in principio presso Dio:
Giovanni 1:3 tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
Giovanni 1:4 In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
Giovanni 1:5 la luce splende nelle tenebre,
ma le tenebre non l'hanno accolta.
Giovanni 1:6 Venne un uomo mandato da Dio
e il suo nome era Giovanni.
Giovanni 1:7 Egli venne come testimone
per rendere testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Giovanni 1:8 Egli non era la luce,
ma doveva render testimonianza alla luce.
Giovanni 1:9 Veniva nel mondo
la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Giovanni 1:10 Egli era nel mondo,
e il mondo fu fatto per mezzo di lui,
eppure il mondo non lo riconobbe.
Giovanni 1:11 Venne fra la sua gente,
ma i suoi non l'hanno accolto.
Giovanni 1:12 A quanti però l'hanno accolto,
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
Giovanni 1:13 i quali non da sangue,
né da volere di carne,
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
Giovanni 1:14 E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi vedemmo la sua gloria,
gloria come di unigenito dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni 1:15 Giovanni gli rende testimonianza
e grida: «Ecco l'uomo di cui io dissi:
Colui che viene dopo di me
mi è passato avanti,
perché era prima di me».

Come si può notare a primo impatto pare che il soggetto sia GESU' invece il soggetto è la parola. I termini in neretto sono dubbi e lo si capisce già confrontando altre traduzioni.

La NUOVA DIODATI TRADUCE:

Giovanni 1:1 Nel principio era la Parola e la Parola era presso Dio, e la Parola era Dio.
Giovanni 1:2 Egli (la Parola) era nel principio con Dio.
Giovanni 1:3 Tutte le cose sono state fatte per mezzo di lui (la Parola), e senza di lui nessuna delle cose fatte è stata fatta.
Giovanni 1:4 In lui era la vita, e la vita era la luce degli uomini.
Giovanni 1:5 E la luce risplende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno compresa.
Giovanni 1:6 Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni.
Giovanni 1:7 Questi venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, affinché tutti credessero per mezzo di lui;
Giovanni 1:8 egli non era la luce, ma fu mandato per rendere testimonianza della luce.
Giovanni 1:9 Egli (la Parola) era la luce vera, che illumina ogni uomo che viene nel mondo.
Giovanni 1:10 Egli (la Parola) era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non lo ha conosciuto.
Giovanni 1:11 Egli è venuto in casa sua, e i suoi non lo hanno ricevuto,
Giovanni 1:12 ma a tutti coloro che lo hanno ricevuto, egli ha dato l'autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome,
Giovanni 1:13 i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà di uomo, ma sono nati da Dio.
Giovanni 1:14 E la Parola si è fatta carne ed ha abitato fra di noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, come gloria dell'unigenito proceduto dal Padre, piena di grazia e di verità.

In questa traduzione già si nota una differenza. Almeno all'inizio si intuisce che il soggetto non è Gesù ma è LA PAROLA di DIO.


La traduzione della Nuova Riveduta presenta molte meno scorrettezze.


1 Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio.


2 Essa era nel principio con Dio.


3 Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta.

.

4 In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini.

5 La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l'hanno sopraffatta.


9 La vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel mondo.


10 Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l'ha conosciuto.


14 E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi,
piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come di unigenito dal Padre.

LA DIODATI TRADUCE

Giovanni 1:1 NEL principio la Parola era, e la Parola era appo Dio, e la Parola era Dio.
Giovanni 1:2 Essa era nel principio appo Dio.
Giovanni 1:3 Ogni cosa è stata fatta per mezzo di essa; e senz'essa niuna cosa fatta è stata fatta.
Giovanni 1:4 In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini.

Giovanni 1:5 E la luce riluce nelle tenebre, e le tenebre non l'hanno compresa.
Giovanni 1:6 Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni.
Giovanni 1:7 Costui venne per testimonianza, affin di testimoniar della Luce, acciocchè tutti credessero per mezzo di lui.
Giovanni 1:8 Egli non era la Luce, anzi era mandato per testimoniar della Luce.
Giovanni 1:9 Colui, che è la Luce vera, la quale illumina ogni uomo che viene nel mondo, era.
Giovanni 1:10 Era nel mondo, e il mondo è stato fatto per mezzo d'esso; ma il mondo non l'ha conosciuto.
Giovanni 1:11 Egli è venuto in casa sua, ed i suoi non l'hanno ricevuto.
Giovanni 1:12 Ma, a tutti coloro che l'hanno ricevuto, i quali credono nel suo nome, egli ha data questa ragione, d'esser fatti figliuoli di Dio;
Giovanni 1:13 i quali, non di sangue, nè di volontà di carne, nè di volontà d'uomo, ma son nati di Dio.
Giovanni 1:14 E la Parola è stata fatta carne, ed è abitata fra noi (e noi abbiam contemplata la sua gloria, gloria, come dell'unigenito proceduto dal Padre), piena di grazia, e di verità

LA LUZZI TRADUCE:
Giovanni 1:1 Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio.
Giovanni 1:2 Essa era nel principio con Dio.
Giovanni 1:3 Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta.
Giovanni 1:4 In lei era la vita; e la vita era la luce degli uomini;
Giovanni 1:5 e la luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l'hanno ricevuta.
Giovanni 1:6 Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni.
Giovanni 1:7 Egli venne come testimone per render testimonianza alla luce, affinché tutti credessero per mezzo di lui.
Giovanni 1:8 Egli stesso non era la luce, ma venne per render testimonianza alla luce.
Giovanni 1:9 La vera luce che illumina ogni uomo, era per venire nel mondo.
Giovanni 1:10 Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l'ha conosciuto.
Giovanni 1:11 È venuto in casa sua, e i suoi non l'hanno ricevuto;
Giovanni 1:12 ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figliuoli di Dio; a quelli, cioè, che credono nel suo nome;
Giovanni 1:13 i quali non son nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma son nati da Dio.
Giovanni 1:14 E la Parola è stata fatta carne ed ha abitato per un tempo fra noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiam contemplata la sua gloria, gloria come quella dell'Unigenito venuto da presso al Padre.


C[b]onfrontando il testo originale e usando le paroline corrette si ottiene:/b]:

1 Nel principio era la Parola e la Parola era presso Dio, e la Parola era Dio.


2 La Parola era nel principio con Dio.


3 Tutte le cose sono state fatte per mezzo di essa, e senza di essa nessuna delle cose fatte è stata fatta.
infatti Dio (la parola) dice in genesi "sia la luce ecc.".

4 In essa era la vita, e la vita era la luce degli uomini.
"in essa era la vita".
La
Parola dunque era vita, come vita eterna.
Ricordate l'albero della vita?



5 E la luce risplende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno compresa.

6. Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni.

7. Questi venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, affinché tutti credessero per mezzo di lui;

8 egli non era la luce, ma fu mandato per rendere testimonianza della luce.

9 La Parola era luce vera.


10 Essa era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lei, ma il mondo non l'ha conosciuta.

11 Essa è venuta in casa sua, e i suoi non l' hanno ricevuta,

12 ma a tutti coloro che l' hanno ricevuta, essa ha dato l'autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome,

13 i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà di uomo, ma sono nati da Dio.

14 E la Parola si è fatta carne ed ha abitato fra di noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, come gloria dell'unigenito proceduto dal Padre, piena di grazia e di verità.

IL SOGGETTO è SEMPRE LA PAROLA, LUCE VERA ( quindi DIO PADRE)
Solamente al verso 14 finalmente si ha un riferimento evidente a Gesù:
"la Parola si è fatta carne".
In questo modo, la vita eterna che era nella Parola, si è fatta carne in Gesù.
In altre parole Dio ci ha dato di nuovo la vita eterna, già offerta in Eden, tramite Gesù.

La Parola (DIO PADRE), generatrice di ogni cosa, infine generò (si fece carne in) Gesù, nel quale è la vita eterna che era già nella Parola.

La traduzione del nuovo mondo appare più corretta nei versetti successivi in cui si capisce che ci si riferisce a DIO (la parola).

Almeno da questi versetti non si può dedurre, contrariamente alla lettura del testo "normale", che Gesù sia Dio stessa persona del Padre..

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Messaggio  armando mirante Gio 24 Feb - 1:32

Questo e un soggetto pesante e ne avevo parlato 5-6 mesi fa' con alcuni sul forum. https://sellia.forumotion.net/t666p15-ecco-come-manipolano-la-bibbia#56293
Ecco la nostra spiegazione/posizione:



“LA PAROLA ERA DIO”

In Giovanni 1:1 si legge: “Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio”. (Nuova Riveduta) Più avanti nello stesso capitolo l’apostolo Giovanni spiega chiaramente che “la Parola” è Gesù. (Giovanni 1:14) Tuttavia, dal momento che la Parola è definita Dio, alcuni concludono che il Figlio e il Padre debbano essere parte dello stesso Dio.

Tenete presente che questa parte della Bibbia in origine fu scritta in greco. In seguito il testo greco venne tradotto in altre lingue. Alcuni traduttori, però, non resero quella frase “la Parola era Dio”. Perché no? In base alla loro conoscenza del greco biblico conclusero che la frase “la Parola era Dio” andasse tradotta in modo diverso. Come? Ecco alcuni esempi: “Il Logos [la Parola] era divino”. (A New Translation of the Bible) “La Parola era un dio”. (The New Testament in an Improved Version) “La Parola era con Dio e aveva la stessa natura”. (The Translator’s New Testament) Secondo queste traduzioni la Parola non è Dio stesso. Piuttosto, a motivo della sua elevata posizione fra le creature di Geova, la Parola viene definita “un dio”. Qui il termine “dio” significa “potente”.

CERCATE ALTRE INFORMAZIONI

Pochi conoscono il greco biblico, per cui come si fa a sapere cosa intendeva realmente l’apostolo Giovanni? Facciamo un esempio. Un insegnante spiega un argomento, ma gli studenti hanno opinioni diverse sulla spiegazione. Come possono venirne a capo? Potrebbero chiedere altre spiegazioni all’insegnante. Indubbiamente avere ulteriori informazioni sull’argomento li aiuterebbe a capirlo. Similmente per afferrare il senso di Giovanni 1:1 potreste cercare nel Vangelo di Giovanni altre informazioni sulla posizione di Gesù. Conoscere meglio l’argomento vi aiuterà a trarre la giusta conclusione.

Per esempio, guardate cosa scrive più avanti Giovanni nel capitolo 1, versetto 18: “Nessun uomo ha mai visto Dio”, l’Onnipotente. Degli esseri umani, però, hanno visto Gesù, il Figlio, poiché Giovanni dice: “La Parola [Gesù] è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi . . . e noi abbiamo contemplato la sua gloria”. (Giovanni 1:14, Nuova Riveduta) Quindi, come poteva il Figlio essere parte dell’Onnipotente Dio? Giovanni afferma inoltre che la Parola era “con Dio”. Ma come si può essere con qualcuno e al tempo stesso essere quel qualcuno? Inoltre, secondo Giovanni 17:3, Gesù fa una chiara distinzione fra se stesso e il suo Padre celeste, definendo il Padre “il solo vero Dio”. E, verso la fine del suo Vangelo, Giovanni conclude dicendo: “Queste cose sono state scritte affinché crediate che Gesù è il Messia, il Figlio di Dio”. (Giovanni 20:31, Garofalo) Notate che Gesù non viene definito Dio, ma il Figlio di Dio. Questa ulteriore informazione fornita dal Vangelo di Giovanni indica come si deve intendere Giovanni 1:1. Gesù, la Parola, è “un dio” nel senso che ha una posizione elevata, ma non è Dio Onnipotente.


La Parola era “Dio” o era “un Dio”?


QUESTO è un problema di cui i traduttori della Bibbia devono tener conto nel rendere il primo versetto del Vangelo di Giovanni. La Traduzione del Nuovo Mondo lo rende così: “In principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era un dio”. (Giovanni 1:1) In altre traduzioni l’ultima parte del versetto dice che la Parola era “divina”, o qualcosa di simile. (An American Translation; A New Translation of the Bible, di James Moffatt) Tuttavia in molte traduzioni l’ultima parte di Giovanni 1:1 è resa: “La Parola era Dio”. — La Bibbia Concordata; Nuova Riveduta.

La grammatica greca e il contesto indicano chiaramente che la lezione della Traduzione del Nuovo Mondo è corretta e che “la Parola” non va identificata con il “Dio” a cui si fa riferimento nella prima parte del versetto. Comunque, il fatto che il greco del I secolo non avesse l’articolo indeterminativo lascia qualche perplessità nella mente di alcuni. Per questo è di grande interesse la traduzione della Bibbia in una lingua parlata nei primi secoli dell’Era Volgare.

La lingua in questione è il saidico, che era un dialetto copto. Il copto veniva parlato in Egitto nei secoli immediatamente successivi al ministero terreno di Gesù, e il saidico ne era l’antica forma letteraria. A proposito delle più antiche traduzioni copte della Bibbia, un’opera di consultazione dice: “Dato che la [Settanta] e le [Scritture Greche Cristiane] venivano tradotte in copto nel III secolo E.V., la versione copta si basa su [manoscritti in greco] notevolmente più antichi della maggioranza dei testi pervenutici”. — The Anchor Bible Dictionary.

Il testo copto-saidico è particolarmente interessante per due motivi. Innanzi tutto, come indicato sopra, rispecchia un intendimento delle Scritture anteriore al IV secolo, quando quella della Trinità divenne una dottrina ufficiale. In secondo luogo, la grammatica copta è relativamente simile alla nostra grammatica sotto un aspetto importante. Le prime traduzioni delle Scritture Greche Cristiane erano in siriaco, latino e copto. Il siriaco e il latino, come il greco dell’epoca, non hanno l’articolo indeterminativo. Il copto invece ce l’ha. Inoltre vari studiosi concordano sul fatto che nel copto l’uso dell’articolo determinativo e di quello indeterminativo è molto simile all’uso di questi articoli in alcune lingue moderne come l’italiano o l’inglese.

Pertanto, la traduzione copta fornisce un elemento interessante che fa luce su come probabilmente all’epoca veniva compreso Giovanni 1:1. Di cosa si tratta? La traduzione in copto-saidico usa l’articolo indeterminativo con il sostantivo “dio” nell’ultima parte di Giovanni 1:1. Perciò, resa in italiano sarebbe: “E la Parola era un dio”. Evidentemente, quegli antichi traduttori compresero che le parole di Giovanni riportate nel primo versetto del suo Vangelo non significavano che Gesù fosse Dio Onnipotente. La Parola era un dio, non Dio Onnipotente.

===============================================================================================

GIOVANNI 1:1. TESTO COPTO SAIDICO; P. CHESTER BEATTY-813; CON TRADUZIONE INTERLINEARE
LA TRINITA' Jesus12
Riprodotto con il permesso della Biblioteca Chester Beatty

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Messaggio  chelaveritàtrionfi Gio 24 Feb - 18:02

Come lei giustamente afferma : questa è la vostra spiegazione/posizione.
Prima di dare una spiegazione/posizione da parte di altri il quale è in disaccordo con questa , le faccio una domanda: Ma se Dio Padre è Onnipotente ed il figlio è un Dio potente, quanti DII ci sono?
Scusi è ancor peggio della dottrina trinitaria, almeno essa afferma che esiste un UNICO DIO e che sia TRINO.
Una cosa è dire che Dio padre è una persona, Yeshùa il figlio nel quale si è compiaciuto, e lo spirito santo una forza, altra è affermare l'esistenza di due DII.
Non esiste percaso un UNICO DIO?.

Cmq traducendo Giovanni 1:1 ho riportato che la traduzione del nuovo mondo del 1967 è corretta ,.....ma lo è rispetto a quella del 1987...non in assoluto.

Questo accade purtroppo quando si da per scontato che sia vera qualunque cosa la torre di guardia od una qualunque guida della congregazione religiosa afferma. Lei giustamente più volte ha scritto: riflettete!!
Bene , ora dico io , riflettiamo.

La traduzione parola per parola, per essere precisi sarebbe:


Ἐν ἀρχῇ ἦν ὁ λόγος καὶ ὁ λόγος ἦν πρὸς τὸν θεόν καὶ θεὸς ἦν ὁ λόγος

En archè en o lògos kài o logos en pros ton theòn kài theòs en o lò
gos

IN PRINCIPIO ERA LA PAROLA E LA PAROLA ERA VERSO DIO E DIO ERA LA PAROLA.

[Con la spiegazione che cercherò di dare a breve, dopo essermi abbastanza documentato, analizzaremo il documento (pagina della Torre di Guardia) da lei postato].
Capisco che quasi nessuno conosce bene l'ebraico ed il greco antico, quindi "beviamo" il brodo che gli altri ci propongono.
Una ricerca personale la si può fare procurandosi un dizionario buono greco /italiano. Dato che quello ritenuto tra i migliori costa circa 100 euro (esempio il ROCCI), ci si può rivolgere a qualcuno che studia al classico o cmq a qualcuno che studia greco. Oppure andare da un professore di greco in modo da avere la traduzione letterale del versetto in questione.

La parola ha creato tutte le cose e la parola apparteneva a Dio.
E Dio disse:
Genesi 1:3 'Sia la luce!' E la luce fu.
Genesi 1:6 Poi Dio disse: 'Ci sia una distesa tra le acque, che separi le acque dalle acque'.
Genesi 1:9 Poi Dio disse: 'Le acque che son sotto il cielo siano raccolte in un unico luogo, e apparisca l'asciutto'. E così fu.
Genesi 1:11 Poi Dio disse: 'Produca la terra della verdura, dell'erbe che faccian seme e degli alberi fruttiferi che, secondo la loro specie, portino del frutto avente in sé la propria semenza, sulla terra'. E così fu.
eccetera eccetera.

La parola di DIO creò tutte le cose, quindi la parola era DIO.

Poi la parola si fece carne ecc..
Yeshùa non fu creato, ma fu fatto nascere miracolosamente da una vergine giudea ad opera di Dio. Yeshùa non è stato creato come gli angeli: da nessuna parte è scritto così nella Bibbia. Yeshùa è figlio generato da Dio? Certamente sì. Quando Yeshùa fu proclamato “figlio di Dio”?

Il re di Israele diveniva figlio di Dio (suo delegato) quando era elevato al trono. Yeshùa divenne figlio di Dio quando con la sua resurrezione fu elevato alla destra di Dio. Questo è quanto afferma l’apostolo Paolo: “Risuscitando Gesù, come anche è scritto nel salmo secondo [Sl 2]: ‘Tu sei mio Figlio, oggi io t'ho generato’’” (At 13:33). Ed è quanto afferma anche Pietro, con altre parole, quando dice: “Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso”. - At 2:36.

Che la proclamazione di Yeshùa come figlio di Dio sia avvenuta alla sua resurrezione è asserito chiaramente in Rm 1:4: “Dichiarato Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santità mediante la risurrezione dai morti; cioè Gesù Cristo, nostro Signore”.



Prima di dare l'altra spiegazione riporto dei versetti che fanno intendere che la parola sia Gesù:

Colossesi 1:13 Egli ci ha riscossi dalla potestà delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figliuolo,
Colossesi 1:14 nel quale abbiamo la redenzione, la remissione dei peccati;
Colossesi 1:15 il quale è l'immagine dell'invisibile Iddio, il primogenito d'ogni creatura;
Colossesi 1:16 poiché in lui sono state create tutte le cose, che sono nei cieli e sulla terra; le visibili e le invisibili; siano troni, siano signorie, siano principati, siano potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui;
Colossesi 1:17 ed egli è avanti ogni cosa, e tutte le cose sussistono in lui.
Colossesi 1:18 Ed egli è il capo del corpo, cioè della Chiesa; egli che è il principio, il primogenito dai morti, onde in ogni cosa abbia il primato.
Colossesi 1:19 Poiché in lui si compiacque il Padre di far abitare tutta la pienezza
Colossesi 1:20 e di riconciliare con sé tutte le cose per mezzo di lui, avendo fatto la pace mediante il sangue della croce d'esso; per mezzo di lui, dico, tanto le cose che sono sulla terra, quanto quelle che sono nei cieli.
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Messaggio  armando mirante Ven 25 Feb - 23:13

Se Geova è “il solo vero Dio”, che specie di “Dio” è Gesù?


Gesù stesso parlò del Padre suo come del “solo vero Dio”. (Giov. 17:3) Geova stesso disse: “Oltre a me non c’è nessun Dio”. (Isa. 44:6) L’apostolo Paolo scrisse che per i veri cristiani “c’è . . . un solo Dio, il Padre”. (1 Cor. 8:5, 6) Quindi Geova è unico; nessun altro occupa la sua stessa posizione.


Gesù è definito nelle Scritture “un dio”, e anche “Dio potente”. (Isa. 9:6) Ma, a differenza di Geova, non viene mai definito Onnipotente. (Gen. 17:1) Di Gesù vien detto che è ‘il riflesso della gloria di Dio’, ma il Padre è la Fonte di tale gloria. (Ebr. 1:3) Gesù non cerca affatto di occupare la posizione del Padre suo. Egli disse: “Devi adorare Geova il tuo Dio, e a lui solo devi rendere sacro servizio”. (Luca 4:Cool Egli esiste “nella forma di Dio”, e il Padre ha comandato che “nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio”, ma tutto questo vien fatto “alla gloria di Dio Padre”. — Filip. 2:5-11
.

Ma qualcuno potrebbe chiedere: Non è forse vero che l’apostolo Giovanni disse che Gesù stesso è Dio?’ Nella Nuova Riveduta Giovanni 1:1 dice: “Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio”. Secondo alcuni questo significherebbe che “la Parola”, che nacque sulla terra come bambino Gesù, è l’Iddio Onnipotente stesso. È così?


Interpretare il versetto in questo modo, cioè come se volesse dire che Gesù è l’Iddio Onnipotente, contraddirebbe la dichiarazione precedente, secondo cui “la Parola era con Dio”. Se si è “con” qualcuno, non si può essere quel qualcuno. Per questo molte traduzioni della Bibbia qui fanno una distinzione, per rendere evidente che la Parola non era l’Iddio Onnipotente. Per esempio, alcune dicono :

1808: “e la parola era un dio”. The New Testament in an Improved Version, Upon the basis of Archbishop Newcome’s New Translation: With A Corrected Text.


1864: “e un dio era la parola”. The Emphatic Diaglott, di Benjamin Wilson.


1928: “e la Parola era un essere divino”. La Bible du Centenaire, L’Evangile selon Jean, di Maurice Goguel.

1935: “e la Parola era divina”. The Bible—An American Translation, di Smith e Goodspeed.


1946: “e di specie divina era la Parola”. Das Neue Testament, di Ludwig Thimme.


1950: “e la Parola era un dio”. New World Translation of the Christian Greek Scriptures.


1958: “e la Parola era un Dio”. The New Testament, di James L. Tomanek.


1975: “e un dio (o, di specie divina) era la Parola”. Das Evangelium nach Johannes, di Siegfried Schulz.


1978: “e di una sorta simile a Dio era il Logos”. Das Evangelium nach Johannes, di Johannes Schneider.

L’espressione “un dio” ricorre anche in alcuni versetti biblici che in greco hanno una costruzione simile a quella di Giovanni 1:1. Per esempio, riferendosi ad Erode Agrippa I, le folle esclamarono: “Voce di un dio”! E quando Paolo sopravvisse al morso di un serpente velenoso, la gente del posto disse che “era un dio”. (Atti 12:22, Nuova Riveduta, CEI; 28:3-6, Nuova Riveduta, La Nuova Diodati, CEI) Parlare della Parola come di “un dio”, e non come di Dio, è in armonia sia con la grammatica greca che con gli insegnamenti biblici. — Giovanni 1:1.


Si noti in che modo Giovanni identifica “la Parola” nel primo capitolo del suo Vangelo. “La Parola è divenuta carne e ha risieduto fra noi”, scrive, “e abbiamo visto la sua gloria, una gloria tale che appartiene [non a Dio, ma] a un figlio unigenito da parte di un padre”. Perciò “la Parola” che divenne carne visse sulla terra come uomo, Gesù, e fu vista dagli uomini. Non poteva quindi essere l’Iddio Onnipotente, riguardo al quale Giovanni dice: “Nessun uomo ha mai visto Dio”. — Giovanni 1:14, 18.


‘Perché allora’, potrebbe chiedere qualcuno, ‘vedendo Gesù risorto, Tommaso esclamò: “Mio Signore e mio Dio!”?’ Come si è già detto, Gesù è un dio nel senso che è divino, ma non è il Padre. Gesù aveva appena detto a Maria Maddalena: “Io ascendo al Padre mio e Padre vostro e all’Iddio mio e Iddio vostro”. Si ricordi anche il motivo per cui Giovanni scrisse il suo Vangelo. Tre versetti dopo aver narrato l’episodio di Tommaso, Giovanni spiegò che il motivo per cui scriveva era affinché i lettori credessero “che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio”, non che Gesù è Dio. — Giovanni 20:17, 28, 31.
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Messaggio  chelaveritàtrionfi Ven 25 Feb - 23:33

ALLORA..RINGRAZIO INNANZITUTTO IL MIO AMICO PROF. GIANNI ESPERTO IN LINGUE E BIBBLISTICA (DA TANTISSIMI ANNI ) PER LA SPIEGAZIONE. CON QUESTO POST SPERO CHE TUTTO DIVENTI PIU' CHIARO:

l testo biblico (togliendo la punteggiatura e le maiuscole, come da manoscritti originali) dice:

Ἐν ἀρχῇ ἦν ὁ λόγος καὶ ὁ λόγος ἦν πρὸς τὸν θεόν καὶ θεὸς ἦν ὁ λόγος

En archè en o lògos kài o logos en pros ton theòn kài theòs en o lògos

In principio era la parola e la parola era verso il dio e dio era la parola

οὗτος ἦν ἐν ἀρχῇ πρὸς τὸν θεόν

ùtos en en archè pros ton theòn

questa era in principio verso il dio

Ora specifichiamo alcune cose. Il vocabolo λόγος (lògos) in greco è maschile; se traduciamo con “verbo”, alla latina, manteniamo il maschile ma usiamo una parola ormai disusata; è quindi preferibile tradurre “parola”; ciò comporta che il successivo οὗτος (ùtos), “questo” (maschile perché coordinato al maschile lògos), vada volto in italiano al femminile “questa” per concordarlo con “parola”.

Va detto anche che l’espressione ὁ θεὸς, “il dio”, con l’articolo determinativo, indica sempre il Dio unico degli ebrei, il solo vero Dio. In italiano, siccome non diciamo “il Dio”, è sufficiente metterlo al maiuscolo. Ecco quindi la nuova traduzione letterale aggiustata:

In principio era la parola e la parola era verso Dio, e Dio era la parola;

questa era in principio verso Dio.

Dobbiamo chiarire ancora qualcosa. La preposizione πρός (pros) + accusativo (come qui) significa: “a /verso / con / per quanto riguarda / al vantaggio di”. Quale scegliere? “A” non si adatta: dire che la parola era a Dio, non ha senso. “Con” è ambiguo, perché potrebbe significare che era vicino a Dio; così non è, altrimenti il greco avrebbe usato il dativo, dando il significato di “vicino / accanto” (tra l’altro si noti che la mancanza del dativo esclude che la parola, intesa come Yeshùa , fosse accanto o vicino a Dio). “Per quanto riguarda”, inizia ad avere un senso: “La parola era concernente Dio”. “Al vantaggio di” è da escludere: essendoci all’inizio solo Dio con la sua parola, non avrebbe senso specificare la parola era a suo vantaggio. “Verso” è la scelta, in genere, dei biblisti. Ma che cosa significa? Avrebbe un senso simile a quello dell’espressione “verso sera”, che non indica una direzione ma una condizione. E qui torniamo al senso di “per quanto riguarda” o, per usare l’espressione proposta dal Rocci, “secondo”, “conformemente”, “a motivo di”. Giovanni, nel suo Vangelo, usa questa preposizione solo qui, il che non ci aiuta. La usa però una volta nella sua prima lettera, in 1Gv 1:2, tradotto: “Vi annunziamo la vita eterna che era presso [πρός (pros)] il Padre [all’accusativo] e che ci fu manifestata”. TNM preferisce qui “col Padre”, ma – come abbiamo visto – ciò richiederebbe il dativo.

La frase ha la stessa identica struttura di quella del prologo giovanneo: ἦν πρὸς τὸν πατέρα (en pros ton patèra); si ha qui “il padre” anziché “il Dio”, il resto è uguale. Ora, che senso ha questo passo? Giovanni intende annunciate la “vita eterna”, e ciò si spiega da solo: tutti sappiamo cosa sia la “vita eterna”. Giovanni specifica che questa “vita eterna” era …? Se traduciamo “presso” con il senso di insieme a Dio (“col”, TNM) rischiamo di dire che la “vita eterna” è qualcosa che ha una sua esistenza propria, che sta sì “col padre” ma che, proprio perché sta “con”, è al di fuori di Dio. Non è la stessa cosa che dire che Dio dona la “vita eterna”, perché Giovanni dice che “era” ovvero era quando c’era Dio solo. La “vita eterna” era quindi connaturata a lui. E rieccoci al senso di “per quanto riguarda”, “secondo”, “conformemente”, “a motivo di”. Come renderlo in italiano? Non è facile. In attesa di trovare la parola giusta, possiamo dare questo senso: “Vi annunziamo la vita eterna che era concernente [πρός (pros)] il Padre”. Così nel prologo giovanneo: “In principio era la parola e la parola era concernente Dio”. Giovanni sta dicendo che Dio iniziò a manifestarsi con la sua parola creatrice. Si ricollega a Gn 1, quando “in principio” Dio creò ogni cosa. Come creò? “Dio disse”, e la cosa fu.

“La parola era Dio”. Non si può davvero metterci l’articolo, altrimenti gli si farebbe dire che “il Dio era la parola”. Sarebbe come dire che ‘la vita eterna era il Dio’; non è così, ma è il contrario: Dio è vita eterna. La parola era Dio, certo, ma non perché fosse un’entità a sé stante con la stessa identità di Dio. Quando la sulamita ode la voce del suo innamorato, dice: “È lui!”. Ma nessuno si sogna di dire che il giovane fosse la voce. Piuttosto, la sua voce apparteneva a lui, era “concernente” lui. In definitiva, sì, era lui, ma senza ridurre con questo il giovane alla sola sua voce. Allo stesso modo, “la parola era Dio”.

SE POI LA WATCH TOWER DEVE PER FORZA IMPORRE LA PROPRIA DOTTRINA E' ALTRA COSA. SALUTI
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Messaggio  armando mirante Ven 25 Feb - 23:51

Saluto anche a lei e concludo questa discussione ripetendo che interpretando giovanni 1:1 in questo modo, cioè come se volesse dire che Gesù è l’Iddio Onnipotente, contradice la dichiarazione precedente, secondo cui “la Parola era con Dio” e se si è “con” qualcuno, non si può essere quel qualcuno.

Per me non c'e' nessuna confusione/mistero e sono daccordo con le parole dell'apostolo Paolo in 1 Corinti 8:6, CEI dove parla senza problemi di Gesù e di Dio come di due realtà nettamente distinte e dice “Per noi c’è un solo Dio, il Padre, . . . e un solo Signore Gesù Cristo” .

Inoltre Gesù disse in preghiera: “Padre, . . . la vita eterna è questa: Che conoscano te, il solo vero Dio e colui che mandasti, Gesù Cristo”. (Giov. 17:1-3,


Ciao e buona giornata.
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Messaggio  chelaveritàtrionfi Sab 26 Feb - 0:38

armando mirante ha scritto:Saluto anche a lei e concludo questa discussione ripetendo che interpretando giovanni 1:1 in questo modo, cioè come se volesse dire che Gesù è l’Iddio Onnipotente, contradice la dichiarazione precedente, secondo cui “la Parola era con Dio” e se si è “con” qualcuno, non si può essere quel qualcuno.

Per me non c'e' nessuna confusione/mistero e sono daccordo con le parole dell'apostolo Paolo in 1 Corinti 8:6, CEI dove parla senza problemi di Gesù e di Dio come di due realtà nettamente distinte e dice “Per noi c’è un solo Dio, il Padre, . . . e un solo Signore Gesù Cristo” .

Inoltre Gesù disse in preghiera: “Padre, . . . la vita eterna è questa: Che conoscano te, il solo vero Dio e colui che mandasti, Gesù Cristo”. (Giov. 17:1-3,


Ciao e buona giornata.
La prego mi dia del tu. Very Happy in precedenza ho detto presso o verso Dio.
Leggendo GV 1:1 a primo impatto si intende che la parola è Gesù , invece non è così.

La parola appartiene a DIO , UNICO (in principio era la parola , tutte le cose sono state create per mezzo di essa, la parola creatrice) . La parola era la vera luce. La parola si fece poi carne poichè per mezzo di essa nacque Gesù Cristo.
DIO Onnipotente, UNICO DIO
Yeshùa , figlio UNIGENITO
spirito santo POTENZA DI DIO o Forza che agisce.

Infatti Dio e Gesù sono due persone distinte. Ho detto in precedenza , riguardo all'inizio della discussione che purtroppo leggendo le traduzioni si può cadere in errore.
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Messaggio  armando mirante Dom 27 Feb - 2:24

E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre,pieno di grazia e di verità.Giovanni 1:14 CEI


Sì, ‘la Parola (il Verbo) divenne carne’ nella persona dell’uomo Gesù Cristo “l’immagine del Dio invisibile,primogenito di tutta la creazione” COLOSSESI 1:15 CEI
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Messaggio  grecia<3 Mar 19 Feb - 4:57

salve a tutti e chiedo scusa in anticipo per i sbagli grammaticali che faro in italiano. come avrete capito io sono un straniero di nazionalita greca che vive, studia e lavora qui in italia. allora per chiarire la cosa... quanto noi greci vogliamo dire una cosa... semplicemente la diciamo e basta. quindi se non ce quel famoso "un" al giovvani 1:1 significa che non doveva esserci... chiarito questo passo al prossimo problema. ovvero la trinita. imaginate un... uovo (si lol proprio un uovo) l'uovo si divide in tre parti: guscio, albume, tuorlo. sono tre parti distinte l'una del altra ma allo stesso tempo unite. in che senso... adesso mi spiego. per fare il tiramisu per esempio si dividono queste tre parti: il guscio viene buttato (se non lo butto pero e lo vede la mia fidanzata, che purtroppo adesso non ce lo lol, mi dira... che ci fanno queste uova qui... buttale via lol), poi ce l'albume che si mette con il zucchero (mi ricordo spesso mio padre chiedeva a mia madre di cuccinare per lui delle uova senza il tuorlo e ovviamente senza il guscio lol, perche aveva problemi di sallute e stava attento alla sua dieta) e infine ce il tuorlo che si mette anche questo con un po di zucchero e un po di vino rosso... (spesso quanto cuccino omeleta metto un po di tuorlo da parte per aggiungerlo poi alla fine del piato, per dare una sensazione di licquido del uovo al mio piatto). avete capito il mio esempio?? >.< pratticamente le tre parti del uovo anche quanto sono divise noi le chiamiamo ...uovo... questo semplice esempio spero che vi ha aiutati un pocchino a capire la trinita ovvero Dio, Christo e Spirito santo. poi per quanto riguarda i testimoni di geova... non sanno l'antico greco (se mi vieni a dire che stauros significa palo, o se vienni a dirmi che xylon e' sinonimo di stauros... allora non ci siamo, allora non sai niente di greco)... non sanno l'ebraico (una caratteristica del ebraico, che quanto ne so la stessa caratteristica ha anche la lingua araba, e' che divide i sostantivi in singolare, duale e plurale... e indovinate un po... il sostantivo che viene usato sempre alla bibbia per Dio e' sempre... plurale, che noi sappiamo che e' la trinita. mai in singolare mai in duale) allora cosa sanno?? solo quello che gli dicono dalla wt???? se e' cosi... gli auguro... tante uova lol. spero di essere stato di aiuto per chiarire i problemi (visto che dopo tutto si trata della... MIA lingua...). non credo che tornero piu su questo post quindi scusatemi se non rispondero alle eventuali controrisposte, ma la mia ricerca mi dice di tirare avanti. ahhh un ultima cosa... studiate i testi nelle lingue originali per cortesia... grazie.

grecia<3
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Messaggio  armando mirante Mar 19 Feb - 14:52

Caro grecia<3 grazie del tuo commento. Parli la lingua Italiana molto meglio di come la parlo io. Complimenti!

Pochi conoscono il greco biblico, per cui come si fa a sapere cosa intendeva realmente l’apostolo Giovanni? Facciamo un esempio. Un insegnante spiega un argomento, ma gli studenti hanno opinioni diverse sulla spiegazione. Come possono venirne a capo?

Potrebbero chiedere altre spiegazioni all’insegnante. Indubbiamente avere ulteriori informazioni sull’argomento li aiuterebbe a capirlo. Similmente per afferrare il senso di Giovanni 1:1 potremmo cercare nel Vangelo di Giovanni altre informazioni sulla posizione di Gesù. Conoscere meglio l’argomento ci aiuterà a trarre la giusta conclusione.

Per esempio, guardate cosa scrive più avanti Giovanni nel capitolo 1, versetto 18:“Nessun uomo ha mai visto Dio”, l’Onnipotente. Degli esseri umani, però, hanno visto Gesù, il Figlio, poiché Giovanni dice: “La Parola [Gesù] è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi . . . e noi abbiamo contemplato la sua gloria”. (Giovanni 1:14, Nuova Riveduta) Quindi, come poteva il Figlio essere parte dell’Onnipotente Dio? Giovanni afferma inoltre che la Parola era “con Dio”. Ma come si può essere con qualcuno e al tempo stesso essere quel qualcuno? Inoltre, secondo Giovanni 17:3, Gesù fa una chiara distinzione fra se stesso e il suo Padre celeste, definendo il Padre “il solo vero Dio”. E, verso la fine del suo Vangelo, Giovanni conclude dicendo: “Queste cose sono state scritte affinché crediate che Gesù è il Messia, il Figlio di Dio”. (Giovanni 20:31, Garofalo) Notate che Gesù non viene definito Dio, ma il Figlio di Dio. Questa ulteriore informazione fornita dal Vangelo di Giovanni indica come si deve intendere Giovanni 1:1. Gesù, la Parola, è “un dio” nel senso che ha una posizione elevata, ma non è Dio Onnipotente.
[/size]

Saluti

http://www.jw.org/it/pubblicazioni/libri/cosa-insegna-la-bibbia/La-verit%C3%A0-circa-il-Padre-il-Figlio-e-lo-spirito-santo/
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Messaggio  chelaveritàtrionfi Mar 19 Mar - 10:47

Ciao Grecia<3. Non è conoscendo il greco o l'ebraico e basta che si arrivi a comprendere al 100% ciò che è scritto.
TRINITA' non esiste da nessuna parte .. e l'esempio dell'uovo permettimi di dire che non tiene. io non chiamo uovo il bianco ma lo chiamo albume ...non chiamo uovo il rosso ma lo chiamo tuorlo. Che poi si utilizzi comunemente la stessa dicitura è per semplificare. La bibbia dice chiaramente che Dio è il Padre.... e che Yeshùa (tradotto erroneamente con Gesù) è il Figlio. Questo è scritto chiaramente a caratteri cubitali. Poi occorre anche studiare la Storia e Costantino dal quale in poi arriviamo alla trinità. Tutto origina dalla parola Trias. Gli antichi popoli pagani (molti) adoravano 3 divinità. Ricordiamo Horus, Hesus, Khrisna.
La trinità è stata imposta e giustificata dai taroccamenti delle traduzioni. Nella versione Diodati si trova un passo aggiunto : "tre rendono testimonianza in cielo , padre figlio e spirito santo. Nelle altre traduzioni successive questo versetto è sparito perchè ci si è resi conto che era stato inserito qualche secolo prima. Non ha senso aggiungere per evidenziare qualcosa se è chiaro.

Analizzando l'intera bibbia (e qui si dovrebbero tradurre molti passi sia in ebraico che in greco) troviamo decine e decine di versetti che spiegano chiaramente che Dio è il padre . Punto. Troviamo poi i famosi 3 versetti che leggendoli alla lettera (nella traduzione) rendono Dio anche il figlio. Togliendo la punteggiatura (non esiste nei testi originali) e traducendo letteralmente il significato diventa un tantino diverso. Il versetto in cui si parla del VERO ... già dalla traduzione TNM si comprende che effettivamente il significato è un tantino diverso.

PS. Premetto che non sono affatto un TDG ma sono un credente. Che poi uno scelga liberamente di credere nella trinità ...che lo faccia. La mia intenzione non è sicuramente convincere nessuno ... o tirarlo dentro la mia congregazione religiosa. Ognuno è libero di scegliere e così deve essere. Quindi libere opinioni ed osservazioni. Very Happy
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Messaggio  armando mirante Lun 19 Ago - 12:36




DOVRESTE CREDERE NELLA TRINITÀ?





http://www.jw.org/it/pubblicazioni/riviste/g201308/trinit%C3%A0/





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Messaggio  impierims Sab 12 Ott - 8:58

A questa interessantissima discussione sulla Trinità, vorrei aggiungere che è da poco uscito un libro interessantissimo di Alvan Lamson, finalmente tradotto in italiano:

Titolo: "La dottrina della Chiesa dei primi tre secoli. La vita e il pensiero dei padri anteniceni soprattutto su Dio, Gesù e la liturgia cristiana"

Io l'ho letto. Riporta citazioni dei primi Padri preniceni sull'argomento, prima e dopo Nicea (325). C'è anche un'interessantissimo capitolo sull'iconografia del protocristianesimo.

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