Messaggio agli iscritti che non vivono a Sellia

vorrei dedicare questa canzone a tutti i selliesi fuori e non ma anche a quelli di altri paesi:

https://www.youtube.com/watch?v=6yXRGdZdonM&feature=related

Canto Della Redenzione

Vecchi pirati, si, hanno fregato me
Venduto me alle navi di mercanti
Qualche minuto dopo aver tolto me
Dall'inferno senza fondo
Ma la mia mano venne fortificata
Dalla mano dell'onnipotente
Progrediamo trionfalmente in questa generazione
Ho sempre avuto solo canti di libertà
Perché non ci aiuti a cantare questi canti di libertà
Ché ho sempre avuto solo canti di
redenzione, canti di redenzione
Emancipatevi dalla schiavitù mentale
Solo noi stessi possiamo liberare la nostra mente
Non aver paura dell'energia atomica
Che nessuno di loro può fermare il tempo
Per quanto ancora dovranno uccidere i nostri profeti?
Mentre stiamo da parte e guardiamo
Alcuni dicono che è solo un ruolo
Dobbiamo adempiere il libro
Aiutaci a cantare questi canti di libertà
Che è quanto ho sempre avuto,
Canti di redenzione, canti di redenzione
Canti di redenzione
Emancipatevi dalla schiavitù mentale
Solo noi stessi possiamo liberare la nostra mente
Non aver paura dell'energia atomica
Che nessuno di loro può fermare il tempo
Per quanto ancora dovranno uccidere i nostri profeti?
Mentre stiamo da parte e guardiamo
Alcuni dicono che è solo un ruolo
Dobbiamo adempiere il libro
Aiutaci a cantare questi canti di libertà
Che è ciò che ho sempre avuto, canti di redenzione
Ho avuto solo canti di redenzione
Questi canti di libertà, canti di libertà


Alcuni lo considerano solo uno sballato ma le sue canzoni parlano chiaro.. le metafore di questa canzone dovrebbe farci pensare, e come disse in punto di morte: "Money can't buy life".

Caro uzurifotulu, io sono perfettamente d'accordo con quello che dici perchè la pensiamo allo stesso modo. Ho sempre affermato che tutti quelli del SUD (con le dovute eccezzioni) dovrebbero soggiornare al NORD o all'ESTERO (parlo sempre dell'EUROPA) obbligatoriamente (una specie di militare) per almeno 2-3 anni per assorbire le culture di paesi diversi e farne tesoro.
Per quanto riguarda il DENUNCIARE resto convinto che bisogna reagire a certi comportamenti anche se poi... -. Non era nelle mie intenzioni sperare che per un errore una persona venisse licenziato. Sono cosciente di quanto sia difficile per un datore di lavoro far rigare dritto un dipendente. Ti dico questo perchè io sono anche Segretario di un sindacato della Scuola della Provincia di Torino e al suo interno sono Sindaco dello stesso e spesso mi sono ritrovato a difendere dei nullafacenti e vagabondi, che però ai fini legali spesso era l'Amministrazione IN TORTO. E' meglio non proseguire...- Reclamare ottiene sempre un seguito e mi spiego meglio: se io reclamo verbalmente molto spesso la cosa finisce lì. Se io reclamo per iscritto quantomeno l'impiegato verrà convocato dal Dirigente che lo solleciterà a comportarsi in modo corretto per il futuro, e non succederà ancora niente, ma se invece di essere solo il commy a fare ciò lo facessero più persone, stai pur certo che prima o poi quell'impiegato dovrebbe sforzarsi di aggiornarsi e fare il proprio divere.
Per quanto riguarda l'atteggiamento dei Selliesi verso i suoi simili hai ancora una volta perfettamente ragione. Se te la tiri e mantieni le distenze molti ti guardano con rispetto perchè si pongono in una posizione di subalternità ecc. ecc., se invece dai confidenza a tutti e fai tutti i lavori di questo mondo, sei uno di loro e come tale ti trattano. Visto che hai citato delle cose che conosciamo tutti e anche chi le ha dette, ti racconto una cosa mia. Ho lavorato per circa 30 anni all'Induustriale di Catanzaro dive facevo l'Assistente Tecnico, ma essendo nel laboratorio e, anche se non era mio compito, molto spesso facevo lezione io, e pertanto tutti gli alunni si rivolgevano a me con l'appellativo di "Professore" e che era abbastanza normale anche se io sono sempre io comunque mi chiami. Solo uno di SELLIA un giorno, rivolgendosi ad un suo compagno gli disse: "Professora!, quala Professora! Illu ud'è Professora!". Ti ripeto, solo uno di SELLIA. Ancora una cosa..., una frase che sempre mi è stata detta: "ma tu ara scola cchì fai U BIDELLU?", hai capito? ....... - Ora io lo sono, docente diplomato, grazie ad un concorso regionale del 1992 nel quale solo il sottoscritto ha avuto in ottantesimi 80/80, ma ci sono voluti 15 anni per passare di ruolo per la mancanza di posti in provincia di Catanzaro. Prego te e gli altri di non giudicare questi miei sfoghi che nonostante tutto io amo Sellia e come potete constatare ci vengo ogni volta che posso. Saluti a tutti

Caro Zirifotulu, in appresso ti chiamerò solo Ziri.. per abbreviare. Ho letto il tuo amaro sfogo su Sellia e la Calabria. Debbo dirti con molta sincerità che molte cose di quello che asserisci rispondono a verità. Però è necessario fare delle considerazioni che devono servire a tutti per farci pensare e soprattutto riflettere. La realtà dei paesini interni come Sellia purtroppo è quella che dici tu,però questo non significa che ognuno di noi vicino o lontano che sia, non debba cercare o meglio tentare di fare cambiare almeno in parte tale situazione . E’ insito che nelle piccole comunità esistono con una maggiore e marcata evidenza tutte le negatività che tue hai con molta sincerità evidenziato( invidia… ecc. ecc.). Questi , sono sentimenti che sono sempre esistiti e , penso che esisteranno sempre. L’importante è che ognuno di noi sappia individuare le persone giuste e non per poi frequentarle o meno. E’ vero il nostro paese come d'altronde tutti i paesini interni lo sviluppo non parte in quanto mancano le infrastrutture e il territorio non si presta per investire in attività che potrebbero alleviare la disoccupazione giovanile. Forse l’unica possibilità che il paese può avere è quello di essere sfruttato a livello turistico residenziale. Per fare questo, naturalmente è necessario che imprenditori investano in tale direzione, oppure le pubbliche amministrazioni tentano di sfruttare le risorse comunitarie ( che ci sono) per far diventare questo nostro bellissimo borgo un autentico Pese Albergo, con tutte le ricadute di ordine occupazionale che potrebbero derivarne. Se si riuscisse in tale impresa( ed io ritengo che è fattibile) parte del mio “SOGNO” forse potrebbe avverarsi: Ha proposito se non l’hai letto ti invito a farlo. Per quanto riguarda invece il fatto che tu sei stato costretto ad emigrare per dimostrare le tue capacità, purtroppo , questa è una piaga che quasi tutti noi abbiamo dovuto sopportare, in quanto la nostra Calabria non ha offerto e non offre per i propri figli le opportunità di lavoro tali da farli rimanere nella propria terra. Poi chiaramente in tutto questo si aggiunge la mentalità arcaica dove viene privilegiata non la meritocrazia bensì l’appartenenza a potente di turno .E’ una amara realtà per molti nostri figli che come te e molti altri sono stati e saranno costretti a lasciare i propri affetti per tentare la loro fortuna anche fuori i confini Nazionali. Caro Ziri.. quello che mi va di dirti è quello che la capacità viene sempre fuori, e, non sempre è vero che se non si è figli di primari o di gente che conta non si arriva da nessuna parte, perché abbiamo esempi di figli di calzolai che sono diventati deputati, figli di contadini che sono diventati Primari , figli di gente modesta che hanno saputo raggiungere traguardi anche eccezionali. Quello che dobbiamo convincerci una volta per sempre è abbandonare l’idea di farci assistere, abbandonare l’idea che tutto dobbiamo chiederlo per favore, dobbiamo cominciare a ragionare con la nostra testa, dobbiamo cominciare a insegnare ai nostri figli che bisogna camminare con le proprie gamme e che se si vogliono avere soddisfazioni nella vita bisogna valere , essere capaci , perché prima o poi le capacità vengono premiate. Caro Ziri.. , non devi odiare l’Italia perché queste cose che tu affermi fanno parte della debolezza degli uomini , e poi sappi che tutto il mondo è paese , è penso anche che negli altri paesi diversi dall’Italia avvengono magari non come da noi le stesse cose. Certo, la tua è l’amarezza di chi suo malgrado è stato costretto a lasciare il proprio paese, ma immagina un po’ nei tempi passati quanti come te e come altri sono stati letteralmente sdradicati dai propri affetti , quando si comunicava con le lettere…Cara…. Mamma…caro Papà ….. che puntualmente arrivavano se…. arrivavano a destinazione a volte dopo mesi. Ora le distanze si sono accorciate, i telefonini ci consentono di sentirci con i nostri cari anche più volte al giorno, con l’aereo i tempi sono stati abbattuti. E poi… c’è Internet ed in particolare il Forum che come vedi ci fa sentire veramente a Casa. Ti auguro di cuore che attraverso le tue capacita e con le tue sole forze possa farci sentire orgogliosi che un nostro compaesano si è fatto onore!

URAGA, ma quanto sale hai in testa tu, è una cosa da constatare con i fatti. Parli da padre di famiglia, da persona saggia, ed i fatti ti danno ragione. Il solo motivo che i nuovi iscritti fanno riferimento ai tuoi messaggi, al tuo dire, moralmente ti devono confortare. Anche io ho apprezzato l'appunto, di Zizi come tu lo hai chiamato, non mi è piaciuto il modo come lo ha esposto ( parole volgaruccie), pazienza, sarà giovane e bisogna comprendere lo sfogo. Le dicono anche in televisione, e di peggio. Però questo non vuol dire che li dobbiamo dire anche noi, e metterci alla pari di loro, visto che ha trattato un argomento serio,da cui dipende l'avvenire dei giovani. Detto questo, non prendermi x un bacchettone alla Oscar Luigi Scalfaro, tutt'altro. Le porcellate piace, oddio piacevano, farle anche a me, e le parolacce in privato non mi scompongono. Se mi legge Zizi, non deve farne nessun risentimento, cose naturali, e dobbiamo comunicare con la massima cordialità. Le parole vanno e vengono. Ciao URAGANO saggio, a quest'ora ti auguro buona digestione. Io il caffè l'ho bevuto, se mi vieni a trovare, una tazzulilla la tiriamo fuori.

Grazie Sellutuna ! condiviso le tue osservazioni .. io avevo fatto finta di non averle lette. Ti abbraccio

Salve anche a te Medusa ! dobbiamo intenderti come Medusa marina o come Medusa il personaggio della Mitologia greca? Comunque in ogni caso dobbiamo stare attenti inquanto per un verso potresti essere irritante per l'altro dobbiamo evitare di guardarti negli occhi altrimenti rischiamo di essere tramutati in pietra, Complimenti per i tuoi bei riccioli sembrano dei simpatici serpentini . Scherzi a parte Benvenuta, quanto prima ti farò conoscere ad Occam che a quanto mi .... pare .... potreste andare molto daccordo.

Benvenuta nel forum,Medusa.
Saluti

benvenuta medusa!!!

Medù, l'avevo capito. Ho fatto una battuta! Ciao

Lo so che l'avevi capito...non ti facevo così sprovveduto/a...Ciao.

u sangu ca tegnu e' pacciu... signu giovana e mi sentu nu vulcanu

spruzzz a frase rivolta a tia era sulu ma ti fazzu notara a tia e ad atri i cosi in calabr e in italia comu vannu...si tu casu mai ha fattu ncunu concorsu e nun u vincisti u de curpa tua.. ma du sistema.. e comu ti dissi in pvt da vita tua po hara chillu ca vo, ca tantu i sordi u tempu e i sacrifici i facisti tu e ri toi...
a mia imbecia mi vruscia dopu tanti anni e sacrifici(mi fici periodi cu sordi cuntati ara manu pemma arrivu a fina misa e manciava nu paninu u iornu, e ti parru du 2002 no du 1945 e quindi i momenti difficili lavimu tutti) e sapennu a trafila pe avira nu postu in calabria, mi dissi na cosa: ti salutu peda e ficu...
ahhhhhhhhh ti dicu chissa: ci fu na graduatoria pe nu trasferimentu in calabria (in ambito asl) ca vala 3 anni e u primu in graduatoria uru chiamaru mai... in 3 anni nessunu iu in penziona??? cu tuttu ca avia u dirittu u lassaru ma marciscia suba, ca si mbentarunu tanti e chilli cavilli ca a graduatoria scadiu , poi si cacau u ca...u, e mannau a fanc.. a calabria, capisciu ca si un paghi o un canusci ncunu i diritti ca tenu tu sa piata pe u cu...lu... pero' sulu in calabria.

I concorsi su truccati... e suba chissu u mi potiti contraddira...

Zirifo', MP in arrivo

uzurifotulu!. Hai proprio ragione. La mia storia concorda con la tua. La sola differenza che alla fine l'ho spuntata. Come ho detto in un messaggio predente, avevo fatto un concorso a Cattedra nella Regione Calabria che era a titoli ed esami nel 1992. Ne uscii con il massimo dei voti, ma mi superarono due per titoli. Uno per 0,50 ed un altro. Il primo posto lo diedero immediatamente ed il secondo dopo 10 anni e naturalmente toccava a me il successivo e siamo già ai giorni nostri, vale a dire dopo 15 anni. Non ti racconto quì quello che succedeva quando andavo al provveditorato per chiedere.... - Sono arrivato un giorno a dirgli: "quanti giorni le servono per darmi la risposta?... Io gliene do di più... ma se vengo e non ho la risposta, chiamerò immediatamente i Carabinieri e La denuncerò per omissione..." Ziri... Hai Capito la musica?- E non finisce quì. Due anni fa venni chiamato dal provv. di VIBO e mi sissero che c'era un posto per me. Dov'è? a Cosenza... ed IO, non è possibile, io avevo scelto Procincia di Catanzaro... e quella... a noi il suo nominativo c'è l'ha dato Catanzaro... accetta o non accetta..., SI ACCETTO. Sapevo che il posto non era mio (come ho detto altrove, sono Segretario di un Sindatato e so le regole) ed infatti poco prima di partire mi telefonaromo per dirmi:"Lei aveva ragione, ci siomo sentiti con Cosenza e hanno detto che il posto è dei cosentini". Capito Ziri?- L'anno successivo (2007) tenevo d'occhio le graduatorie e c'erano 3 posti. Poichè nessuno mi chiamava, riempii di fax ed e-mail i provv. di CZ VV e KR (ex provincia di CZ) per evitare che mollassero il posto a qualche amico affermando che il sig. SALERNO Trento Armando è stato irreperibile. Ma mancu ppè u c...zu! Nessuno si fece sentire. Partii il giorno prima delle convocazione a Vibo (Vibo aveva l'icarico per certe classi di concorso) e quando arrivai (con peripezie) a parlare con il responsabile questi mi sisse di non fare sorrisetti che "Noi lavorariamo per voi"... e ti puoi immagginare la discussione. Alla fine, dopo essersi consultato per telefono con diverse persone mi sisse: "Va bene Prof. Salerno, lei è convocato, ci vediamo domani (per la nomina). Hai capito Ziri? - Scusa se ti ho rotto i .... ma era per istruire gli altri a sapersi difendere. Il poche parole ho dovuto fare un viaggio in Calabria mentre sarebbe bastato un telegranna come fanno a Torino..... --- Capito Ziri? Ti saluto

Medusa, salvo possibile intervento di Occam, il quale sicuramnete molto meglio di me saprà interpretare " quel qualcosa" ehe deve , può ecc. ecc. essere Sellia , per poter partire con ragionamento e, per iniziare con le varie opinioni di arrivare poi come tu dici ad un eventuale soluzione. per quanto mi riguarda definirei " quel qualcosa" " Un Ideale"- E' azzardato? - Occam..... Occam... se ci sei batti un colpo !

Salve Medusa,ti sei presa parecchi mesi per decidere,ora sei fra noi e vedo che lo fai da protagonista,con piu'
interventi, provo ad allacciarmi al tuo intervento "del qualcosa",prima di Occam....
Per chi vive a Sellia,"quel qualcosa",in passato nel forum qualcuno lo ha chiamato "passo di qualita',deve essere:
strutture ricettive,per eventuali turisti,posti letto e ristorazione,organizzazioni culturali,per adulti e giovani,valorizzare le inteligenze locali,ci sono tanti diplomati e laureati,valorizzare quello che c'e'.
Mettere in pratica,un po del sogno di Uragano, in fondo e'anche "quel qualcosa per chi non vive a Sellia per scelta o per necessita',ma vi nacque...
Saluti

Ciao Medusa,caspita se basta poco a pungolarti,lungi da me ,cercare di tenerti testa,vedo che gli altri o sono distratti,o stanno vedendo San Remo,vedo che sei un tipo passionale e mi piace parlare con te.
Per quanto riguarda Occam,e' il secondo iscritto al forum,se leggi un po i suoi post,ti accorgerai che e' uno che pungolato anche per un po',...........
Tu scrivi di "natura di cio' che ci pungola",io ti dico che per chi non abita a Sellia,per ovvi motivi di opportunita,'la natura del pungolo e' "l'affetto",solo affetto per il propio paese,almeno per me.
Il tronco dell'albero,far parte dello zoccolo duro,credo vada ricercato sopratutto dalle persone che vi abitano,non parlerei di Ideale,ma di progetto per rilanciare il paese,si che deve essere il potenziale per costruire il ponte...
Chi ci vive deve essere l'attore principale,gli altri,possiamo essere dei sognatori,chi a Gagliano,altri a Bellavista,come dici tu,forse, mi auguro di no,non saranno mai realta',specialmente per quelli di Gagliano,"un nghiorna mmai e'chilli parti"....
Un cordiale saluto

Il "qualcosa" evocato da Medusa non e' di facile definizione, almeno per quel che mi riguarda, trovo che i sogni raccontati a chi non ti sta a sentire sia fiato sprecato. Tuttavia in questo forum ho intravisto qualche sognatore ed e' con loro che vorrei trovare le parole per cercare di dare un senso ad un qualcosa che sembra sia diventato impalpabile ai piu'.
Forse coloro che hanno vissuto altre realta', possono capire che il 'Qualcosa" alberga dentro di noi ma non si trova ne' a Sellia ne' nelle vicinanze. Sara' quel qualcosa che ci e' cresciuto dentro vedendo, in altri luoghi, come le cose funzionano, le strade pulite, le code diritte negli uffici, il funzionario che ti da' le risposte che cercavi, la sensazione che i tuoi diritti sono direttamente legati ai doveri e che non devono essere considerati favori che ti vengono elargiti perche' ti sei rivolto al conoscente.
Il "qualcosa" ha un sapore amaro quando vedi che tanta bellezza viene guastata da tanta ingiustizia, noncuranza, egoismo, disonesta', ecc. Ma questo non succede solo nel nostro paesello, credo che ormai si puo' dire che sia un cancro diffuso e difficile da estirpare perche' il sognatore e' inerme, e' uno che si avvia col pollice e l'indice alzato a mo' di pistola verso un duello con persone armate di mitra. Il "qualcosa" ha bisogno di essere nutrito, ci vorrebbe una catena di sognatori che tenendosi per mano facciano un cordone da Madonna da Niva a ru Puzzillu per cercare di salvare questo paese in agonia che pero' ancora affascina coi suoi colori tersi ed i paesaggi che riempiono l'anima. Lo straniero che arriva a Sellia non puo' che rimanerne colpito, come quella persona forestiera che mi confido', non molto tempo fa', che rimase abbagliata da cotanta bellezza in un mattino di primavera, dai colori dei fiori, dall'azzurro del cielo, dai nitidi orizzonti, dal profumo dell'aria, dalla tranquillita' assoluta, persino dalle voci delle persone. Quel "qualcosa" dentro di noi evocato da qualche utente sognatore lo troviamo forse negli occhi di chi ritorna e da chi ci viene per la prima volta, raramente nelle persone che ci vivono. Una volta un mio amico defini' il "qualcosa": il liquido amniotico, ecco, forse questa e' la definizione giusta, per quelli che vivono altrove. E' niente per molti ma tutto per alcuni.
Vorremmo che il "liquido amniotico" di Sellia non venisse disperso. Cercasi sognatori.

P.S.
Saluto Occam...da cui mi aspetto molto

Admin, purtroppo quello che tu ha esposto, fa parte della natura umana. Un bene lo apprezzi quando non c'è l'hai più. L'essere umano è attratto di ciò che non ha, quello che possiede, lo ritiene dovuto, lo possiede, e non lo considera. Come i bambini, desiderano il giocattolo che non hanno, appena gli si compra, dopo i primi approcci, lo trascurano. Paragone cretino, desideriamo la moglie degli altri, magari più brutta della tua, più stupida della tua, ma è dell'altro. Una volta avuta, ( anche il marito dell'altra ) ti accorgi che era meglio la tua che ci stavi assieme prima. In alcuni casi è troppo tardi. Bisognerebbe che i residenti, facessero delle esperienze altrove, e sicuramente con gli scambi di vedute, conoscenze sarebbe un buon patrimonio culturale. Se questo non avviene, si fà fatica a mettere in pratica il tuo ragionamento. ciao e una buona giornata di cuore a tutti quelli che seguono il forum di SELLIA , la nostra sellia ideale.

Saluti ad Occam, Admin, Medusa e Selliotuluntanu.
Avevo appena scritto un intervento e... puru u PC mi và 'n...lu! E' sperito tutto.
Ed eccomi di nuovo a scrivere e comunque stu c... e forum mi sta propriu pigghiannu.

Ora parliamo seriamente.
Da tempo avevo in mente di inserire un argomento del quale già qualche anno fa ne avevo parlato con Antonella e suo marito. Questi mi avevano dato la loro piena siponibilità ed avevano avvisato quelli del Comune e pure i consiglieri di collaborare con me se avessi chiesto qualcosa. Naturalmente tutti cominciarono a chiedersi il perchè e girarono subiti delle voci quali: " Ma cchì ti nominanu ... ASSESSORE?" - A buon intenditore poche parole, mi è già bastato una volta-
Come sapete l'anno scorso io sono stato in Calabria per tutto l'anno ma non avevo mezzi. Non avevo il PC, non avevo una linea telefonica ecc. Di conseguenza decisi di non iniziare il mio progettino.
Ora che esiste il FORUM la cosa potrebbe essere molto più facile con la collaborazione di tutti.
In sostanza tutto gira intorno alla frase: "C'era una volta..." - Vorrei, in particolare, anzi esclusivamente per il centro storico di Sellia, dei percorsi per visitatori e per i Selliasi stessi che ricordassero il passato.
Ci dovrebbe essere ai due ingresso del paese, una cartina topografica fatta in un certo modo (questo spetterebbe agli artisti) con dei riferimenti numerici ed una leggenda che indichi per esempio,
N.1 - frantoio dei placida,
N.2 - bottega da calzolaio
Ecc. ecc.
Poi, il visitatore, raggiunto i vari luoghi d suo interesse, troverà una insegna con la scritta "FRANTOIO" e con ai lati, o come poi si sceglierà artisticamente, tutte le notizie al riguardo.
Chiedendo la collaborazione, nonchè l'autorizzazione dei familiari, parenti ecc. si potrebbero inserire le date, i decorsi dell'attività, nomi e anche le foto dei personaggi, il tutto con una veste grafica ed artistica gradevole.
Avrete suicuramente capito che la cosa potrebbe essere bellissima ed andremmo a rispolverare la storia di una cittadina che come tutti sammo è stata sempre di esempio per tutti i paese limitrofi.
Per onestà devo dire che queste cose io le ho viste in altri posti e vi confesso che sono rimasto affascinato. Ho fatto anche tante fotografie che posso mettere a disposizione vostra con messaggi privati per rendervi conto.
Immagginatevi il nostro locale su via Marconi dove facevamo capelli, che poi è stato anche sartoria, merceria, cartoleria nonchè luogo di visione delle TV dei primi anni da parte di quasi tutti i cittadini ecc. ecc. - Cosa ne pensate?